Nessuna battuta d’arresto per Giorgia Meloni che avanza come un carro armato su un terreno minato dalle divisioni interne al centrodestra. Forte dei sondaggi che la danno seconda al PD ma in pole all’interno della coalizione, vira dritto sulle sue posizioni. Sulle pagine social dichiara: «Fratelli d’Italia vuole dare più potere agli italiani facendo scegliere loro direttamente il Presidente della Repubblica». E via alla raccolta firme che si attesta già sulle 25mila raccolte. Il partito propone la modifica costituzionale per arrivare all’elezione diretta del Capo dello Stato. L’iniziativa legislativa popolare per essere presa in considerazione deve raggiungere quota 50mila.
L’azione della Meloni procede lungo la linea del dissenso rispetto alla modalità d’accordo tra partiti per l’elezione di Sergio Mattarella. Lei stessa ha denunciato verbalmente «inciuci» che hanno portato al Mattarella bis.
Meloni lancia la raccolta firme per l’elezione diretta del Presidente della Repubblica
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Intanto la pasionaria romana nei giorni scorsi ha palesato la possibilità di poter essere lei la vera leader del centrodestra. Anche perché i numeri sembra siano proprio dalla sua parte. Anche Matteo Salvini pensa essere il leader. Ma si sa, due galli in un pollaio non ci possono stare. Quindi o uno dei due cede oppure ciascuno per la propria strada che, a questo punto, rischia essere solitaria. Ma alla Meloni la solitudine (partitica) non spaventa.
Un punto in comune
I due contendenti però concordano su una decisione. E quindi forse c’è speranza che possano convergere anche su altro. Entrambi hanno dichiarato pubblicamente di essere contrari alla somministrazione del siero anti Covid ai rispettivi figli. «Perché – ha detto la Meloni – la possibilità che un bambino muoia di Covid è pari a quella che muoia colpito da un fulmine». Politicamente potremmo pensare sia anche un modo per rimanere nelle grazie di quella parte di elettori “No vax”. Sono tanti e cercano una rappresentanza parlamentare. Intanto le due punte del centrodestra non lasciano intendere una pace fatta. E la Meloni lancia la raccolta firme per l’elezione diretta del Presidente della Repubblica a motivo della sua posizione di disapprovazione dell’accordo sul nome di Mattarella.