Alcune circostanze di vita, lavorative e familiari possono determinare una variazione di situazione economica durante l’anno. Questo dato non è da trascurare se si considerano i numerosi vantaggi che la presentazione del modello ISEE comporta per il singolo e la famiglia. Dalla riduzione delle tasse universitarie allo sconto sulle bollette o sul canone del conto corrente. Chi presenta il proprio modello ISEE aggiornato può risparmiare davvero parecchi soldi su molte spese che si effettuano nell’arco dell’anno. Dunque, meglio rifare l’ISEE all’INPS in questi casi per ottenere più bonus e agevolazioni economiche di quanto si creda.
Un modello per ogni necessità
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Molti conoscono il modello ISEE e le sue generali finalità. Forse non tutti però sanno che esistono diversi modelli ISEE, ciascuno differente per caratteristiche e scopi precisi. Esiste ad esempio un ISEE socio-sanitario che assicura il diritto ad almeno 3 importanti agevolazioni per la cura e l’assistenza sanitaria, medica e ospedaliera. Allo stesso modo è possibile ottenere l’ISEE ordinario per non pagare tasse sul conto corrente in banca o in Posta. Solo in pochi infatti sanno che esiste una forma agevolata di conto corrente che assicura un grande risparmio alle famiglie. Ne abbiamo parlato nell’articolo “Famiglie e pensionati possono ottenere una importante agevolazione sul conto corrente presentando l’ISEE”. Sebbene il modello ISEE sia valido fino al 31 dicembre dell’anno a cui si riferisce, in determinate circostanze è possibile modificarlo.
Meglio rifare l’ISEE all’INPS in questi casi per ottenere più bonus e agevolazioni economiche di quanto si creda
L’ISEE ordinario si può modificare durante l’arco dell’anno richiedendo l’ISEE corrente se la situazione economica subisce dei mutamenti. Questo è quanto stabilisce il D.L. n. 101/2019 e lo ribadisce il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nel decreto del 5 luglio 2021. A partire dal 1° aprile del corrente anno, in presenza di ISEE ordinario, l’interessato può richiedere modello ISEE corrente laddove la situazione patrimoniale risulti peggiorata.
In questo caso, è possibile che l’INPS accolga la richiesta del contribuente nella misura in cui la nuova DSU presenti una variazione superiore al 20% rispetto alla precedente. Anche in questo caso l’ISEE corrente resta valido fino alla data del 31 dicembre dell’anno corrente. Fanno eccezione ulteriori variazioni impiegatizie e occupazionali che determinano une cambiamento nei trattamenti. Come già prevedeva la normativa, la variazione reddituale superiore al 25% poteva dare accesso alla richiesta di ISEE corrente. Con il nuovo decreto si amplia la platea dei possibili beneficiari assicurando il diritto anche in presenza di variazioni patrimoniali superiori al 20%. Dunque, anche una sostanziale perdita del patrimonio consentirà di richiedere l’ISEE corrente.
Approfondimento
Quali documenti servono per richiedere l’ISEE 2021 al CAF, INPS o al consulente