Sono sempre più numerosi i soggetti che riportano alti valori di colesterolo totale e di trigliceridi oltre soglia. Molto spesso l’ipercolesterolemia dipende dagli eccessi a tavola e da un largo consumo di bevande alcoliche e/o zuccherate. L’abitudine di assumere più calorie di quelle necessarie determina un aumento di peso che incide negativamente sulla vita quotidiana perché rende meno attivi. Più chili si accumulano più diventano faticosi anche i semplici atti della quotidianità e diminuisce o scompare completamente il desiderio di praticare attività motoria. Eppure è incredibile in quanto tempo si può abbassare il colesterolo cattivo e quanto bisogna camminare per far diminuire i valori senza farmaci.
Soprattutto se poi al movimento quotidiano si unisce il rispetto di alcune fondamentali regole per un’alimentazione corretta che garantisce alti livelli di benessere. Con ciò non si intende invitare chi soffre di ipercolesterolemia a rinunciare ai piaceri della tavola e della convivialità. Si deve piuttosto sapere quali cibi assumere con moderazione, quali consumare senza sensi di colpa e in quale misura. Pertanto è del tutto inutile rinunciare a formaggi, carne e uova perché colesterolo cattivo e trigliceridi aumentano con questi cibi che molti mangiano spesso. Ed è lecito dunque chiedersi se sia meglio primo sale e ricotta o parmigiano reggiano con colesterolo cattivo LDL oltre 120mg/dl. Chi conosce i valori nutrizionali degli alimenti da inserire nella propria alimentazione potrebbe così evitare l’assunzione di farmaci.
Meglio primo sale e ricotta o parmigiano reggiano con colesterolo cattivo LDL oltre 120mg/dl?
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Sarebbe quindi opportuno anche capire quale tipo di carne può mangiare chi ha il colesterolo cattivo alto e quante volte a settimana. Così come si conferma fondamentale sapere quali formaggi sono meno grassi e possono consumare anche i soggetti con ipercolesterolemia. Sebbene la ricotta sia meno calorico di altri derivati dal latte in essa i lipidi presenti sono soprattutto costituiti da grassi saturi e colesterolo. Altrettanto importante la quantità di acidi grassi saturi, colesterolo e sali minerali che il primo sale contiene insieme al notevole apporto calorico. Il che equivale a dire che in presenza di colesterolo LDL elevato sarebbe preferibile mangiare poco spesso piccole porzioni di ricotta e primo sale. Anche il parmigiano reggiano contiene una discreta dose di colesterolo e pur tuttavia i nutrizionisti consigliano di non eliminarlo dal piano alimentare.
Ciò perché è un alimento particolarmente ricco di sali minerali quali zinco e ferro, oltre che di vitamina A e B. Di conseguenza più che procedere per eliminazione è consigliabile fare attenzione alla quantità e alla frequenza con cui si assumono tali formaggi. Per avere indicazioni più precise sul contenuto di grassi dei formaggi si rinvia alle tabelle e alle linee guida per una sana alimentazione. In esse il Lettore troverà indicazioni precise relative al contenuto di grassi nei diversi alimenti e in particolare nei formaggi e in altri prodotti caseari.