Adottare uno stile di vita sano significa ridurre il rischio di numerose malattie che coinvolgono il sistema cardiovascolare. Attualmente le malattie cardiache sono la principale causa di morte e di ospedalizzazione nel nostro Paese con circa 240 mila decessi ogni anno. È quanto emerge dalle analisi statistiche della SIPREC, Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare.
Prendersi cura del proprio cuore diventa dunque estremamente importante con l’avanzare dell’età e l’adozione di alcune abitudini alimentari. In questo senso, una buona prevenzione parte proprio da alcuni valori che si possono rilevare con i test ematochimici, ossia le analisi sanguigne. Meglio non superare questi valori di colesterolo totale nel sangue per non affaticare cuore né ostruire arterie.
Quali aspetti non trascurare durante la routine quotidiana
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Molto spesso le malattie cardiache sono la risultante di una serie di elementi che interessano la familiarità ed i fattori ambientali. In questo senso, come sottolinea l’American College of Cardiology, alcune condizioni preclincihe potrebbero rappresentare una vera e propria spia per disturbi cardiovascolari. Infatti, un particolare valore del sangue che spesso sottovalutiamo potrebbe essere il campanello d’allarme di patologie cardiache.
Per favorire uno stile di vita sano, sicuramente l’alimentazione gioca un ruolo imprescindibile. Chi soffre ad esempio di tachicardia o pressione alta sa bene quanto sia importante moderare l’uso del sale in cucina. In questo caso, si possono utilizzare degli ottimi condimenti alternativi per evitare piatti insipidi come indicano alcuni scienziati. Se il controllo dell’alimentazione è un passaggio fondamentale, per verificare gli effetti che questa ha sull’organismo è utile ricorrere agli esami del sangue.
Meglio non superare questi valori di colesterolo totale nel sangue per non affaticare cuore né ostruire arterie
Uno dei parametri che spesso si prende in considerazione per monitorare la salute del cuore e del sistema cardiovascolare è il colesterolo. Livelli elevati di questo grasso nel sangue possono esporre al rischio aterosclerosi ad esempio. Quest’ultima causa l’ispessimento e la perdita di elasticità delle pareti delle arterie causando la formazione di placche. Tale condizione potrebbe a sua volta favorire un’occlusione delle arterie fino a provocare trombi, ischemie, ictus o infarti.
Il colesterolo in questa condizione clinica gioca un ruolo importante. Le linee guida del Ministero della Salute sulla prevenzione dell’aterosclerosi indicano i valori ideali di colesterolo da non superare. Per un adulto, i valori lipoproteici di colesterolo totale desiderabili nel sangue dovrebbero attestarsi al di sotto dei 200 mg/dL. Un valore che si attesta tra i 200 e 239 mg/dL si potrebbe considerare già moderatamente alto. Se invece l’indicatore supera i 240 mg/dL, allora si tratterebbe di un valore alto da non trascurare. In questo senso, seguire una dieta equilibrata e fare dell’esercizio fisico, potrebbe aiutare notevolmente a far abbassare tali livelli diminuendo il rischio di malattie cardiovascolari.
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