Con questo decreto in corso di approvazione dovrebbe arrivare la fantastica cifra di 400 miliardi. La più grande mai fatta fino ad adesso!
Da una prima lettura, questa grande manovra non è una manovra di effettivo indebitamento da parte dello stato a favore di imprese e privati cittadini.
Nessuna immissione di nuova liquidità nel sistema!
Essenzialmente è una manovra nella quale lo Stato agisce quale “Garante” in ultima istanza delle imprese e delle società, nei confronti di chi?
Delle banche, le quali saranno loro ad effettuare in base, a determinati controlli, gli importi da erogare in pratica a favore delle imprese.
I finanziamenti sono preventivati nei suoi importi massimi dal decreto del Governo, saranno poi gli istituti di credito che effettivamente concederanno i prestiti, a determinare caso per caso l’entità concreta degli stessi.
Lo stato cosa fa? Garantisce in base alle dimensioni di fatturato e di numero di dipendenti una percentuale a scaglioni che decresce con l’aumentare dell’importo erogato.
Meglio non indebitarsi anche se garantiti dal governo? Fino a € 25.000 garanzia totale al 100%
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Tale finanziamento sarà a un tasso molto basso 0,2% – 0,3% ( dichiarato simbolico), rispetto ai tassi medi praticati dalle banche italiane medi 8,50% ( Cfr. Rilevazioni Banca Italia TEGM trimestrali I Trim. 2020) ma superiore al tasso Euribor che attualmente è addirittura negativo – 0,270% ( Fonte Euribor).
Dovremmo studiare la struttura dei costi collegati al finanziamento per determinarne comunque il vero costo effettivo globale dello stesso, il tasso TAEG/ISC.
In particolare, quale sarà la risposta dei piccoli imprenditori e dei piccoli artigiani, quelli più coinvolti in questa “crisi finanziaria epocale”? “ Caro Presidente, Grazie ma non mi indebito per lavorare. Chiudo e prendo il reddito di cittadinanza.” Questo è il grido di allarme di una ristoratrice.
Altri la seguiranno sicuramente su questa strada.
Le aziende di maggiori dimensioni,non avendo tale opzione, saranno costrette ad indebitarsi maggiormente ma se a settembre la situazione non si sarà capovolta, le sezioni fallimentari dei tribunali d’ Italia saranno purtroppo piene di lavoro!
In questo caso sarà lo stato a dover pagare le banche! Meglio non indebitarsi anche se garantiti dal governo?