Maxi multe dall’UE su colossi tech Meta e Apple: la guerra commerciale con gli USA si estende alle piattaforme online?

Maxi multe dall’UE su colossi tech Meta e Apple: la guerra commerciale con gli USA si estende alle piattaforme online?

I rapporti tra Europa e Stati Uniti d’America potrebbero ulteriormente incrinarsi in seguito alla multa che l’UE ha inflitto a due delle Big Tech americane: Apple e Meta. L’accusa sarebbe di violazione del regolamento sui mercati digitali del 2022, il Digital Market Act. In particolare, Apple dovrà pagare 500 milioni di euro, mentre Meta 200 milioni.

La prima società non avrebbe adempiuto all’obbligo di anti-steering, non consentendo ai consumatori il reindirizzamento verso i servizi esterni né la modifica delle impostazioni predefinite su iOS e la scelta del browser web di default. Meta, invece, dal 2023 permette agli iscritti a Facebook e Instagram di acconsentire all’uso dei dati personali ai fini della pubblicità oppure di pagare un abbonamento mensile per evitare gli annunci. La normativa europea, tuttavia, stabilisce che coloro che non acconsentono al trattamento dei dati debbano comunque avere accesso a una serie di servizi equivalenti.

Le Big Tech nel mirino dei regolamenti antitrust di Europa e USA

Le Big Tech nel mirino dei regolamenti antitrust di Europa e USA

Le Big Tech nel mirino dei regolamenti antitrust di Europa e USA [foto @miss.cabul/Shutterstock.com, solo per uso editoriale]

Il Digital Market Act è uno dei più importanti progetti per tentare di regolamentare il lavoro delle società tecnologiche. Nel dettaglio, le norme sono dirette a ostacolare l’imposizione di regole e condizioni unilaterali agli utenti e a salvaguardare la libera concorrenza.

A prescindere dall’importo delle multe (che per due colossi come Apple e Meta non rappresentano un danno economico), i provvedimenti della Commissione Europea hanno una portata significativa, perché potrebbero ridisegnare i rapporti commerciali mondiali. In queste ore, infatti, l’Unione Europea e gli Stati Uniti stanno discutendo su una possibile mitigazione dei dazi ma, contrariamente a quanto si possa pensare, gli Enti antitrust dei due continenti hanno una visione simile sulle attività delle Big Tech.

Negli USA, infatti, anche Google ha dovuto sottostare alle accuse di abuso di posizione dominante negli ambiti della ricerca online e della pubblicità digitale; Meta, invece, deve difendersi per presunte pratiche anticoncorrenziali relative alle acquisizioni strategiche. Ma i provvedimenti delle autorità statunitensi hanno colpito pure Apple e Amazon.

Meta e Apple multate: quali implicazioni?

Meta e Apple multate: quali implicazioni?

Meta e Apple multate: quali implicazioni? [foto @Tada Images/Shutterstock.com, solo per uso editoriale]

In realtà, le indagini su Apple e Meta sono state compiute più di un anno fa, prima della crisi commerciale attuale. Ma le conseguenze politiche ora sembrerebbero inevitabili. A febbraio, il Governo statunitense aveva minacciato vendetta nel caso di sanzioni da parte dell’UE derivanti dalla violazione del Digital Market Act e del Digital Services Act. Per gli analisti, ora le sentenze potrebbero diventare un pretesto per estendere la guerra commerciale anche al settore tecnologico, con ulteriori ripercussioni sul commercio mondiale.

Per il momento, Apple non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali; Meta, al contrario, ha annunciato di voler impugnare il provvedimento dell’Unione Europea, criticando aspramente la sentenza e lamentando una disparità di trattamento con le aziende europee e cinesi. “Non si tratta solo di una multa. La Commissione ci impone un cambio di modello di business che equivale, di fatto, a un dazio di miliardi di dollari su Meta, costringendoci a offrire un servizio inferiore”, ha sottolineato Joel Kaplan, responsabile degli Affari Globali di Meta. In ogni caso, le aziende avranno 60 giorni di tempo per adeguarsi alla normativa europea, ma non si escludono colpi di scena.

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