La nostra Italia oltre ad essere una terra piena di bellezza, ha dato i natali a tanti personaggi illustri. In particolare due, all’apparenza diversi, sono accomunati da alcune cose, Maurizio Costanzo e Gabriele D’Annunzio. Scopriamone una insolita e il significato che aveva per loro.
L’Italia, crocevia di popoli e dominazioni, ha visto nascere e diventare celebri tanti personaggi. Dalla pittura alla scultura, dal cinema al teatro e alla letteratura, sono innumerevoli i nomi che potremmo citare. Alcuni forse sono meno noti di altri, ma tutti hanno reso immortali le loro opere.
Maurizio Costanzo, ad esempio, è stato un uomo poliedrico che ci ha lasciati di recente. Giornalista, autore, conduttore si ricorda soprattutto per il programma tv Maurizio Costanzo Show. La sua passione per la scrittura, però, lo ha portato in tanti anni a firmare anche canzoni, sceneggiature, opere teatrali e libri. È stato anche marito di Maria De Filippi, che è recentemente tornata in tv con il serale di Amici su canale 5.
Parlando di passione per la parola ricordiamo un altro personaggio illustre, Gabriele D’Annunzio. Anche quest’italiano nato a Pescara si dedicò nella sua vita a tante attività. Fu poeta e scrittore, ma anche drammaturgo, politico, giornalista e militare. Sebbene così distanti nel tempo e nel vissuto, Costanzo e il Vate hanno qualcosa in comune. Subito viene alla mente, come accennato, l’amore per la parola scritta. Pensiamo anche a quello verso le donne. Eppure c’è dell’altro.
Maurizio Costanzo e Gabriele D’Annunzio e un simbolo in comune
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Maurizio Costanzo era solito donare qualcosa ai propri amici e alle persone che stimava. Si tratta di una piccola tartaruga. C’è chi è legato alla coccinella o al quadrifoglio, il giornalista, invece, reputava quest’animale un porta fortuna. Simbolo antico di longevità presso molti popoli, indicherebbe anche tenacia e resistenza.
Dopo la scomparsa di Costanzo molti Vip hanno mostrato la piccola tartaruga ricevuta da Costanzo. Sembra che la sua collezione sfiori i 5.000 esemplari.
La tartaruga si collega in filosofia al paradosso di Zenone e Achille, a una favola di Esopo e a racconti di molti popoli.
Può vivere tantissimi anni e la schiusa delle uova sulle spiagge italiane, specialmente a Lampedusa, è un evento emozionante. Ma cosa c’entra con D’Annunzio?
Cosa indica la tartaruga di D’Annunzio al Vittoriale
Vicino Gardone Riviera in provincia di Brescia è imperdibile una visita al Vittoriale, residenza originale e bellissima di Gabriele D’Annunzio. Qui si possono vedere i vari ambienti e i cimeli e visitare anche la sala da pranzo. Sul tavolo troneggia qualcosa in particolare.
Si racconta che D’Annunzio avesse una tartaruga, Cheli. Un giorno morì per indigestione, dopo aver mangiato troppe tuberose. Il poeta commissionò quindi a un artista di farne una scultura a partire dal carapace dell’animale. Dopo qualche tempo l’opera d’arte trovò la sua collocazione sul tavolo della sala da pranzo. È una raccomandazione visiva a mangiare senza esagerare.
D’Annunzio inoltre fece realizzare delle tartarughine da donare. Una addirittura la regalò al famoso pilota Tazio Nuvolari nel 1932. La dedica riportava le parole: “All’uomo più veloce, l’animale più lento”.
Maurizio Costanzo e Gabriele D’Annunzio, quindi, sono accomunati da un animale simbolico e particolare, la tartaruga.