Carneade, chi è costui? È uno dei passi più famosi de I Promessi Sposi. Quanti appassionati di calcio lo avranno rivisitato così in questi giorni: Retegui, chi è costui? Eh sì, perché delle qualità di Mateo Retegui sapevano in pochi anche tra gli addetti ai lavori, figuriamoci il grande pubblico. Oggi,al ragazzo ha segnato al debutto nella sconfitta contro l’Inghilterra, la definizione di Carneade sta un po’ stretta. Cerchiamo di conoscerlo meglio.
Retegui veste la maglia dell’Italia grazie al nonno, nato a Canicattì, in Sicilia. Trasferitosi in Argentina, ha messo su famiglia e il figlio Carlos è stato dapprima giocatore di hockey prato, disciplina molto diffusa nel paese sudamericano e successivamente allenatore della nazionale con cui ha vinto l’oro alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Una sorta di eroe per gli argentini, capace di vincere il titolo più importante in casa del nemico storico, il Brasile.
Mateo è quindi cresciuto in un ambiente sportivo, intriso di cultura albiceleste dalla testa ai piedi. Tuttavia, quando è arrivata la chiamata sorprendente di Mancini non ha saputo dire no. In fondo, forse, avrà pensato come nella sua amata Argentina giocare in nazionale sia un po’ più complicato rispetto alle chance che potrebbe avere in maglia azzurra. Non ci ha pensato un attimo, ha risposto sì, ed eccolo catapultato a Coverciano, calcando per la prima volta il suolo italiano.
Il suo esordio con il botto
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Titolare alla prima chiamata, contro l’Inghilterra vice Campione d’Europa, a Napoli, con la maglia azzurra addosso, senza conoscere una parola di italiano. A corollario di tutto questo, un gol alla prima occasione avuta, dopo aver toccato pochissimi palloni. Questo, in sintesi, l’esordio di Retegui con l’Italia. Che sia l’inizio di qualcosa di grande lo speriamo tutti come tifosi della Nazionale. Tuttavia, sarebbe il caso di non entusiasmarsi troppo.
In fondo stiamo discutendo di un ragazzo del 1999, quindi giovane sì, ma non proprio di primo pelo, calcisticamente parlando. Pur avendo vinto la classifica di capocannoniere del campionato argentino, non proprio tra i migliori top 5 del mondo, il suo nome non è mai stato segnalato nelle liste di mercato dei grandi club.
Mateo Retegui, ecco quanto guadagna il nuovo centravanti della Nazionale
Gioca nel Tigres, un modesto club della Primera Division del campionato dei campioni del Mondo. L’Argentina ha da poco trionfato in Qatar, ma il nome di Retegui non è mai stato accostato alla maglia albiceleste. Certo, segna e non poco. Però il suo cartellino è di proprietà del Boca Juniors, uno dei club più importanti del Sudamerica. Eppure, nonostante la vittoria nella classifica cannonieri del campionato 2022 (27 partite, 19 gol), la squadra che fu anche di Maradona, non ha pensato di farlo tornare dal prestito per vestire la sua gloriosa casacca.
Non basta. Retegui guadagna circa 200 mila euro all’anno, non proprio uno stipendio da top player, con un contratto in scadenza 2024. Grazie alla chiamata in Nazionale e al gol realizzato giovedì scorso aumenterà il suo valore? Certamente sì. Anzi, il suo nome è subito stato accostato ad alcuni grandi club italiani in cerca di un attaccante per la prossima stagione. L’Inter che potrebbe non confermare Lukaku e Dzeko, il Milan dei “vecchi” Giroud e Ibrahimovic, la Roma che potrebbe perdere Abraham, la Lazio che ha un Immobile sempre meno affidabile.
Tuttavia una domanda dobbiamo farcela. O abbiamo un commissario tecnico visionario con uno staff di primissimo ordine dal punto di vista dello scouting, oppure il calcio italiano è davvero messo malissimo in questo settore che, con la crisi attuale, dovrebbe essere ancor più fondamentale.
Per avere una risposta definitiva dovrà passare qualche tempo, intanto stasera giocheremo contro Malta e si spera di vincere senza patemi. Mateo Retegui, l’uomo che ha stregato Mancini, partirà ancora titolare, con la chance di proseguire il suo momento magico.