Conto alla rovescia verso il 4 maggio. Una data da segnare in rosso perché da quel momento in poi ci sarà un allentamento delle misure per il coronavirus. Tra dubbi e certezze, su un aspetto si trovano tutti d’accordo: mascherina obbligatoria ma un altro costo sulle famiglie.
In questo momento meglio pensare alla salute che alla tasca. Non è escluso che venga inserito in un prossimo Dpcm l’obbligatorietà della mascherina sia in strada che all’interno di strutture aperte al pubblico, se pescati in flagranza possa scattare anche una multa. Da un po’ di giorni la curva dei contagi volge verso il basso. Fa tirare un sospiro di sollievo ma non c’è da rilassarsi, perché il virus potrebbe ripartire e a quel punto per l’Italia sarebbe un vero dramma. La situazione varia da regione a regione.
Il senso di responsabilità
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I dati nel complesso positivi registrati negli ultimi giorni sembrano far sperare dal 4 maggio potremmo contare su aperture maggiori e qualche concessione in più ai nostri spostamenti. Per far si che tutto avvenga in sicurezza l’uso delle mascherine è altamente consigliato per limitare il rischio di una nuova ripresa dei contagi.
Cosa serve per introdurre l’obbligatorietà della mascherina
Per dare seguito all’obbligatorietà c’è la necessità che tutti i cittadini italiani siano in possesso di questo dispositivo. Oggi trovare in vendita le mascherine è diventato più facile, ce ne sono di vari tipi ma purtroppo si verificano ancora fenomeni di prezzi alti. E’ il caso delle mascherine chirurgiche, monouso, le più semplici da trovare ma i prezzi restano ancora alti.
Quanto costerà al mese ad una famiglia indossare mascherine
Per fare un conto di quanto spende una famiglia di quattro persone al mese per acquistare le mascherine è di facile calcolo. Prendiamo a campione quelle che costano meno, le chirurgiche (circa 2 euro), utilizzo otto ore al giorno, vuol dire che una famiglia spende oltre 200 euro al mese.
La speculazione
E’ bene dirlo che da quando si è entrati nell’emergenza coronavirus si è generato su questo prodotto una speculazione di prezzo. Lo testimonia la stessa associazione Altroconsumo che fa rilevare come prima costava 20 centesimi ed oggi arriva a dieci volte di più.