Questo è il sistema VIRTUALE con cui vengono valorizzati buona parte dei portafogli di buona parte dei fondi , delle polizze delle unit linked in circolazione.(Tratto da Wikipedia)
Mark to market è l’espressione utilizzata per qualificare il metodo di valutazione in base al quale il valore di uno strumento o contratto finanziario è sistematicamente aggiustato in funzione dei prezzi correnti di mercato.
Vuol dire anche… “valutare secondo il mercato”. Le attività finanziarie (ma anche quelle reali) possono essere valutate secondo il costo storico (o costo di acquisizione), secondo una procedura detta di “costo corrente”, che sarebbe il costo storico riportato ad oggi mediante un indice dei prezzi, o secondo il prezzo di mercato. Nell’ottica di stabilire la “verità dei bilanci” i principi contabili solitamente impongono di usare il mark to market per valutare attività e passività finanziarie. Questo principio diventa scomodo quando, come è successo nel 2007-2008 con la Crisi dei subprime, il mercato per molti tipi di titoli diventa illiquido e la paura conduce a prezzi così bassi da creare massicce minusvalenze, erodendo profitti e capitale.
Le procedure di valutazione, tuttavia, lasciano qualche margine per adottare prezzi diversi.
Per chiarire meglio diciamo che ogni sera gli addetti possono stabilire un prezzo con nessuna correlazione a un prezzo di mercato.
Mercato infatti che per questi titoli non c’è più da anni.
Gianluca Braguzzi Gestore di fondi comuni di investimento