Tutto ha inizio per gioco con una banconota in offerta alla capra Manuè con tanto di ripresa video. Manuè mastica e manda giù il denaro e il primo video su TikTok inizia a schizzare in visualizzazioni. È la storia di Saverio, pastore di 28 anni dell’Aspromonte. Il giovanissimo lo scorso 11 maggio ha l’onore di rivedersi in TV per la messa in onda di un servizio tutto su di lui e il suo gregge ad opera della trasmissione «Le Iene». Tutto quel che guadagna lo reinveste nella cura del suo gregge cui compra una nuova dimora, più confortevole, ampia e comoda con tanto di ruscello all’interno.
Perché ha successo
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I video funzionano innanzitutto perché il timbro vocale di Saverio Riccelli e il dialetto risultano obiettivamente simpatici. A questo si aggiunge un minimo di astuzia del regista-pastore che inserisce Manuè in diversi contesti. Con tanto di mascherina perché «ha preso il Covid Manuè» e addirittura in groppa ad un carro armato di realizzazione artigianale. Attualità a tutto campo unita all’immagine di semplicità cui si associa per riflesso il pastore di gregge. E Manuè, la capra più famosa d’Italia ha tanti compagni di viaggio. Maschi e femmine. Teresa, Giovanna, Filomena, Petuzzo sono i nomi, tra gli altri, di ogni animale.
Manuè la capra più famosa d’Italia con il pastore Saverio ottiene 35milioni di like, il segreto del successo
La frase celebre è: «Manuè e cumu iamo». Cioè «Emanuele come andiamo (o come stai)». Parte così l’ascesa del TikToker del momento che vince su influencer e tutto il cast patinato della rete. Anche le trasmissioni «Striscia la Notizia» e «Propaganda Live» parlano di lui perché i numeri della rete sono dalla sua. Senza pose, ma con un giocherellare quasi fanciullesco, il giovane Riccelli ne inventa una al giorno. Riprende i suoi momenti di svago in compagnia delle caprette che per il popolo del web indossano anche la maglietta della Juventus e dell’Inter per omaggiare alcune delle competizioni più attese della stagione calcistica.
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