Manovra, TFR e ‘silenzio assenso’: quali sono le opzioni disponibili per il 2025

Manovra, TFR e 'silenzio assenso': quali sono le opzioni disponibili per il 2025

La Manovra di Bilancio 2025, in via di approvazione definitiva, tocca ambiti focali per tutti i cittadini e aziende; tra questi, le opzioni relative al TFR e Fondo Pensione.

Uno degli obiettivi del Governo è di incentivare i lavoratori ad accedere alle forme complementari di previdenza, perché nei prossimi anni le pensioni di vecchiaia non saranno più cospicue come in precedenza. Se fino a un decennio fa il lavoratore poteva andare in quiescenza con l’80% dell’ultimo stipendio, in futuro si ipotizza un assegno che non arriva al 60-70%. Da ciò, l’esigenza di approcciarsi a nuovi strumenti per garantirsi una maggior sicurezza e serenità economica.

Cos’è il TFR e quali scelte ha a disposizione il lavoratore

TFR è acronimo di Trattamento di Fine Rapporto, ed è conosciuto anche come Liquidazione. Si tratta, in sostanza, di una somma di denaro che viene accantonata durante la vita lavorativa. Serve a garantire serenità economica al momento di congedarsi e andare in quiescenza.

Il lavoratore ha il diritto-dovere di effettuare delle scelte in merito alla destinazione della quota di capitale, e può farlo in qualunque momento. Di default, il TFR di un lavoratore viene prelevato dallo stipendio in percentuali intorno al 6%, matura di anno in anno ed è soggetto alla rivalutazione del costo della vita. Al termine del rapporto di lavoro, il dipendente che l’ha versato all’azienda ha il diritto alla liquidazione. Anche il lavoratore che ha versato il TFR a un Fondo Pensione, però, ha il medesimo diritto, sia in caso di dimissioni volontarie che di licenziamento.

Silenzio Assenso, la proposta del Governo

La decisione su come investire e accantonare la propria quota di TFR è ovviamente soggettiva. Ogni lavoratore deve opportunatamente prendere la direzione più conveniente in base alle prospettive future, al numero di anni lavorati e contributi versati e alle aspettative di riscatto.

Attualmente, è molto dibattuta la volontà di re-istituire per una seconda volta il cosiddetto “silenzio Assenso”. Si tratta di una formula secondo cui il lavoratore, se non manifesta una precisa volontà, vedrà il proprio TFR versato direttamente a un Fondo complementare. Esistono vantaggi e svantaggi, però, che i lavoratori devono conoscere in modo da decidere con consapevolezza come investire sul futuro.

Pro e contro della pensione integrativa

Il TFR è ovviamente soggetto a tassazione, che risulta diversa se tenuto in azienda o versato in un fondo pensione. Uno dei vantaggi nel versare la propria quota ai Fondi Pensione consiste nel fatto che è deducibile in massimali intorno ai 5mila euro. Ciò porta un vantaggio diretto, perché il TFR consueto non gode di questo “privilegio”. Inoltre il TFR versato all’azienda è tassato con aliquote che variano dal 20 al 43%, mentre i Fondi pensione al 20% e – in fase di erogazione – con percentuali variabili dal 9 al 15%.

Trasferire la propria quota di accantonamento ai Fondi Pensione, però, significa effettuare un investimento potenzialmente “a rischio”; il lavoratore ha di fronte a sé ampia scelta tra comparto azionario, obbligazionario o garantito. Com’è facilmente intuibile, la differenza sostanziale consiste nel fatto che se si effettuano investimenti azionari si guadagna se l’impresa scelta va bene, mentre con le obbligazioni – che sono prestiti – si ha la garanzia del rimborso del prestito con gli interessi. Con la scelta del comparto garantito, il capitale versato non subisce “rischi” ma può essere soggetto a limitazioni stabilite dall’istituto bancario, come ad esempio le tempistiche di restituzione o tagli importanti.

Se ne evince, dunque, che non c’è una formula ideale verso cui orientare la propria scelta. Il lavoratore ha il diritto-dovere di informarsi adeguatamente, magari tramite l’aiuto di un professionista, mettendo sul tavolo le aspettative, l’entità del capitale investito e il residuo di anni che mancano alla pensione. Solamente in questo modo potrà creare un piano personalizzato e in grado di raggiungere la serenità economica desiderata.

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