Spesso si dice che mangiare pesce fa bene. Anche se le generalizzazioni non sono mai opportune, è bene sottolineare come molto spesso sia così. Si conoscono, infatti, diverse tipologie e tantissime usualmente hanno peculiarità che le rendono una buona fonte nutrizionale.
Ad esempio mangiare questo pesce farebbe bene a ossa e a diverse altre cose grazie alle proprietà che lo contraddistinguono, rendendolo un alimento indicato per una dieta sana ed equilibrata. A patto, ovviamente, che lo si consumi in maniera razionale.
Il riferimento è al pesce spada. Viene pescato soprattutto in Sicilia ed in Calabria e, secondo i dati Humanitas, avrebbe solo 109 calorie per 100 grammi ed una ha prevalenza di proteine. 16,9 grammi su 100, a fronte dei 4,2 di grassi e 1 di carboidrati.
Quando, però, si considera un alimento l’aspetto calorico non è l’unico da considerare. E anche su questo fronte il pesce spada non delude, considerato il fatto che garantisce anche un buon apporto in termini di vitamine e sali minerali. Con fosforo e calcio si assicurano benefici per ossa e denti, mentre il potassio facilita la capacità del corpo umano di regolare al meglio i livelli della pressione arteriosa. Da non sottovalutare, inoltre, la capacità antiossidante per le cellule grazie al selenio.
Da segnalare, inoltre, l’azione protettiva per la vista resa possibile dall’apporto di vitamina A garantito, utile anche per ossa e dei denti. Ad essa si associa la B12 che ha un ruolo importante nella formazione dei globuli rossi e del midollo osseo. E c’è un particolare da non trascurare: il pesce spada è molto buono e incontra il gusto di tantissimi grazie al suo sapore delicato.
Mangiare questo pesce farebbe bene a ossa e pressione ma attenzione ai possibili rischi da evitare
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Alcune cose da sapere non devono, ovviamente, generare paura nei confronti di questo squisito e ottimo alimento. Servono unicamente a rappresentare elementi di conoscenza che consentano di eliminare i rischi, conoscendoli.
Il fatto che il pesce spada sia un predatore del mare, come segnala Humanitas, genererebbe la possibilità che possa contenere mercurio organico. Questo sia per questioni legate alla presenza di questa sostanza in natura, sia per l’inquinamento. Così come potrebbe avere l’Anisakis, un parassita del Mediterraneo. Tuttavia, le sostanze tossiche vengono eliminate con la cottura.
Qualora, invece, lo si voglia consumare crudo è bene sapere che esiste una normativa europea che obbliga chi lo vende o lo somministra a congelarlo a -20 gradi per almeno 24 anni. Quindi chi dovesse desiderane il consumo crudo può sempre informarsi se è stato effettuato il congelamento preventivo.
I ristoranti sono perfettamente a conoscenza di queste normative, le rispettano e rendono sicuro il consumo. Qualora, invece, lo si voglia consumare crudo a casa è opportuno metterlo prima per 96 ore a -18 in un congelatore a tre o più stelle.
Secondo Humanitas sarebbe, inoltre, raccomandabile che le donne in età fertile, in dolce attesa, in fase di allattamento ed i bambini ne consumassero non più di una porzione da 100 grammi alla settimana data la presenza di “metilmercurio”. Chi avesse dei dubbi su qualsiasi alimento farebbe comunque bene a rivolgersi al proprio medico o ad uno specialista della nutrizione.
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