“Da lunedì, dieta!”. Chiunque, almeno una volta, potrebbe averlo detto. Un’esternazione più generica di quanto non si creda, tenuto conto che una dieta non è per forza dimagrante. Ma, al di là del significato delle parole, sono tanti a ritenere di non dimagrire, anche se mangiano poco. Ma come è possibile che ciò accada? Alla domanda si deve rispondere esponendo qualche concetto spiegato dai dietologi.
Mangiare poco e non dimagrire, quali potrebbero essere le cause
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La prima è che ogni soggetto ha una sua fisiologia. Quello che è mangiare poco per un uomo di due metri e cento chili, non può evidentemente esserlo per una donna di un metro e sessantacinque e sessanta chili. La prima questione è, dunque, stabilire cosa sia “mangiare poco” per ciascun soggetto.
E già di fronte a questa definizione, alcune diete dimagranti fai da te o di quelle che si trovano su internet potrebbero vacillare, e non poco.
L’altra questione è, invece, strettamente legata al cibo. Non conta, infatti, solo quanto si mangia, ma anche cosa si mangia. Per fare degli esempi abbastanza intuitivi si può scegliere, ad esempio, il mondo dei salumi. Mangiare cento grammi di mortadella è tutt’altra cosa rispetto al mangiare cento grammi di bresaola. Sono due alimenti completamente diversi dal punto di vista calorico e della percentuale di grassi.
Peso bloccato nonostante la dieta? Si sta sbagliando qualcosa, i rischi del fai da te
Si potrebbe fare anche l’esempio della colazione. C’è il rischio che un cornetto o una brioche alla crema abbia più calorie di un pasto abbondante fatto di frutta, yogurt e altri alimenti un po’ più light.
Ipotizzando sempre che si faccia riferimento a un soggetto in salute e senza particolari criticità, è dunque possibile che si mangi poco ma non “bene”.
Nel senso che si tende a mangiare poco in fatto di quantità, ma non alimenti che permettono di raggiungere il famoso deficit calorico. Molti nutrizionisti sottolineano infatti quanto, per dimagrire, sia necessario consumare meno calorie di quello che è il proprio fabbisogno calorico.
Cosa fare se il peso non scende
In sostanza, l’obiettivo è mettere meno energia in corpo di quella di cui si ha bisogno. In maniera tale che l’organismo vada a recuperare quella necessaria nelle riserve di grasso, consumandolo. Si tratta di un discorso reso in maniera semplificata, ma che consente di rendere l’idea.
Mangiare poco e non dimagrire risulta, dunque, una possibilità tutt’altro che remota. Senza, inoltre, dimenticare che mangiando non si dovrebbero contare solo le calorie, ma anche i nutrienti. Proprio per questo esistono professionisti (dietologi e nutrizionisti) che formulano diete dimagranti che siano sostenibili nel tempo, assicurano il giusto nutrimento creando un deficit calorico e azzerano i rischi del fai da te.
Senza dimenticare che ci sono anche sane abitudini che contribuiscono a favorire il dimagrimento. Tra questi c’è l’abbandono di una vita sedentaria, scegliendo anche solo di camminare ogni giorno. Anche perché se qualcuno pensa che rimettersi in forma sia questione di una settimana o due settimane, è meglio che sappia è una prospettiva praticamente impossibile per quasi tutti.
Quello che conta è adottare una dieta equilibrata e razionale nel lungo periodo e possibilmente adottarla come stile di vita costante.
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