Mangiare più frutta e acquistare meno medicine non è un miraggio

frutta

Tra mille difficoltà del coronavirus si apre la stagione della frutta, finalmente, si potrebbe anche dire. E l’Italia primeggia nella produzione di frutta saporita e gustosa. E non solo perché la frutta ha mille e più proprietà benefiche, tanto che mangiare più frutta e acquistare meno medicine non è un miraggio.

Diete di sola frutta

Soprattutto d’estate, quando il caldo e l’afa opprimono, si cerca ristoro nella frutta fresca di stagione. Anguria, melone, pesche, albicocche, ciliegie. Salutari, dolci, benefiche, ristoratrici. A tal punto che le diete più moderne indicano nella frutta un piatto determinante per un’alimentazione depuratrice e snellente.

La frutta antidoto naturale

Parlare di frutta come prevenzione e cura della salute non è certo un’eresia. Alimento nobile, che apporta benessere e salute, che fa bene a grandi e piccini, a uomini e mondo animale. Diventa anche humus e nutrimento per le piante. “Cinque porzioni al giorno levano il medico di torno” dice l’adagio, perché è appurato anche dagli studi settoriali che mangiare più frutta e acquistare meno medicine non è un miraggio.

Estate, frutto per frutto i benefici

Mangiare frutta fresca di stagione significa saziarci di vitamine, sali minerali, zuccheri buoni, antiossidanti. La frutta diventa protagonista delle macedonie, dei gelati, dei ghiaccioli, delle granite, delle crostate, delle marmellate, dei frappè e dei frullati. 360 gradi di bontà e salute.

L’anguria: dissetante, rinfrescante e ricca d’acqua. Contiene potassio, carboidrati, zucchero, fibre, vitamine, calcio e magnesio. Rinforza il sistema immunitario, migliora il tono di pelle e capelli, aiuta la circolazione sanguigna e contrasta la ritenzione idrica del corpo.

Le albicocche: combattono l’anemia e potenziano le difese immunitarie. Ricche di betacarotene e licopene, hanno poche calorie e tante vitamine. Contengono calcio, vitamine, ferro, magnesio e fibre. Da sole un pasto completo.

Le ciliegie: fondamentali per l’azione diuretica che pulisce i reni come pochi frutti sanno fare. Aiutano a combattere i reumatismi e la stitichezza. Ristabiliscono l’equilibrio dei minerali necessari al ciclo biologico e fungono da calmanti per il sistema nervoso. Una tavola quotidianamente imbandita con le ciliegie significa che mangiare più frutta e acquistare meno medicine non è un miraggio.

Il melone: può vantare contenuti di magnesio, potassio, carboidrati, fibre, vitamine e calcio. È forse il più valido alleato delle diete estive per il suo potere saziante. Poco calorico, ma ricco di fibre, diventa protagonista indiscusso delle diete femminili.

Le pesche: energetiche, lassative e digestive. Un altro frutto nemico della dipendenza da medicine, esempio concreto che mangiare più frutta e acquistare meno medicine non è un miraggio. Con le sue varietà, la pesca, detiene probabilmente il podio del frutto più succoso di tutti. Ricca di vitamina A, di carotenoidi e antiossidanti eccelle nelle proprietà diuretiche e depurative.

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