Tra caro energia e inflazione alle stelle, mentre gli stipendi sono fermi al palo, per le famiglie diventa sempre più arduo far quadrare i bilanci. Spese fisse e variabili erodono le entrate disponibili, anche perché i prezzi aumentano velocemente.
Per arginare l’emorragia di denaro, una prima soluzione passa dall’applicazione di questa strategia di gestione del budget familiare. Un secondo passaggio può consistere nel valutare quali sono i sostegni economici a cui è possibile accedere. Al riguardo, ad aprile mamma e papà possono ancora chiedere questi Bonus all’INPS (o all’Ente di riferimento) al rispetto dei relativi requisiti.
La novità di aprile sul Bonus sociale
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Partiamo dal Bonus sociale elettricità e gas, che arriva in automatico e senza alcuna domanda da presentare. Il recente CdM n. 68 ha allargato la platea dei beneficiari. Dal 1° aprile accedono alla misura anche le famiglie il cui ISEE è ricompreso tra il nuovo e vecchio tetto. Vale a dire tra gli attuali 12mila e i vecchi 8.265 euro (circa un milione di famiglie interessate, secondo le stime). Restano invariati entità dello sconto e modalità e di accesso, e tutti gli altri requisiti previsti dalla misura.
Il reddito di cittadinanza
Una misura di sostegno e reinserimento lavorativo introdotta dal legislatore nella primavera 2019 è il reddito di cittadinanza (RdC). Viene erogato per 18 mesi prima del mese di stop e successivo rinnovo, fatto sempre salvo il possesso dei requisiti previsti. Questi ultimi riguardano la cittadinanza, l’ISEE (inferiore a 9.360 euro annui), il patrimonio immobiliare e quello finanziario, il reddito familiare.
Mamma e papà possono ancora chiedere questi Bonus all’INPS o al Comune e anche per famiglie con ISEE oltre 40.000 euro
Un’altra misura chiave per la famiglia è l’Assegno Unico e Universale (AUU). Tecnicamente non è un Bonus vero e proprio, quanto un beneficio economico per i nuclei con figli a carico. L’assegno è universale e riconosciuto a tutte le fasce di reddito. L’importo diminuisce all’aumentare dell’ISEE fino alla soglia dei 40mila euro, per poi restare costante. La domanda va fatta all’INPS o al Patronato e abbiamo già illustrato i 9 punti chiave da considerare prima di produrre il modulo.
Le domande si possono presentare entro il 30 giugno 2022 senza perdere nessuna delle mensilità spettanti. Il primo mese di riferimento è quello di marzo 2022, quando la misura ha preso il via. Infine ricordiamo che le famiglie che nel 2021 hanno percepito gli ANF in busta paga avranno diritto anche a queste maggiorazioni.
Il Bonus maternità alle madri
L’AUU ha assorbito in sé numerosi sostegni alla natalità, ma non tutti. Ad esempio, le madri prive di tutela previdenziale obbligatoria potranno chiedere l’assegno mensile di maternità. La domanda va fatta (entro 6 mesi dall’evento) al Comune e spetta per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento.
Per averne diritto, l’ISEE del nucleo familiare non deve eccedere la soglia dei 17.747,58 euro. L’importo dell’assegno è invece pari a 354,73 euro ed è erogato per 5 mensilità.
Il Bonus nido 2022 da chiedere all’INPS
Infine un’altra misura pensata per i genitori di figli nati, adottati o affidati fino a 3 anni di età (compiuti tra gennaio e agosto 2022) è il c.d. Bonus nido.
È un Bonus teso a sostenere le spese legate all’asilo nido. Oppure può trattarsi di un contributo riconosciuto per il supporto presso la propria abitazione nel caso di bimbi impossibilitati a frequentare l’asilo. L’impedimento è riferito alla presenza di una grave patologia e deve trattarsi di bambini che compiono i 3 anni entro il prossimo 31 dicembre.
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