Si dice, non a caso, che le donne abbiano una marcia in più. Che, a differenza del sesso maschile, siano decisamente più resistenti. Infatti quando un uomo prende un raffreddore sembra moribondo, mentre una donna non si piange addosso.
Scherzi a parte, è indubbio che il sesso femminile sia sempre sotto pressione. Soprattutto con una famiglia da gestire. Tra lavoro, faccende domestiche e figli siamo,spesso di corsa, per riuscire ad arrivare a fine giornata. Ci capita di avere qualche disturbo, ma cerchiamo di non badarci più di tanto. Mal di testa, stanchezza e dolori muscolari, però, potrebbero essere frutto di tutto questo, ma anche i sintomi di una infezione che non dovremmo sottovalutare.
È fondamentale ascoltare i messaggi che il corpo ci manda senza trascurarli
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La tendenza, di molte donne, è di minimizzare. Si ha talmente tanto da fare che quasi non facciamo caso a certi segnali che arrivano dal nostro corpo. Abbiamo il mal di testa? Saremo sotto stress, ci diciamo. Ci sentiamo stanche? Normale, con tutto quello che facciamo. Dolori muscolari? Forse perché siamo sempre in piedi e mai ferme. Magari, ricorriamo a qualche rimedio della nonna, oppure a qualche esercizio di ginnastica. Qualche volta, andiamo a correre, con un occhio alla bilancia, visto che la prova costume è vicina.
Insomma, commettiamo l’errore, sovente, di non dare retta a certi segnali ben precisi. Eppure, se dovessimo sentirci sempre stanchi, non dovremmo banalmente liquidare il tutto come una conseguenza del lavoro quotidiano. C’è fatica e fatica.
Quella normale, è una difesa del nostro organismo da degli stress. Di solito, è legato ad una causa, eliminando la quale, si risolve il tutto.
Mal di testa, stanchezza e dolori muscolari potrebbero essere sintomi di una sindrome da non sottovalutare e che colpisce soprattutto le donne
Diverso, è il discorso di una fatica non passeggera. Questa, infatti, potrebbe essere un segnale che siamo affetti dalla sindrome di fatica cronica. Come spiega l’Istituto Superiore di Sanità, è una malattia di recente definizione, difficile da diagnosticare. Il disturbo prevalente è una spossatezza continua, da almeno sei mesi, sia mentale che fisica, che compare anche con il minimo sforzo.
Ci devono essere anche quattro o più sintomi. Alterazioni della memoria, faringite, dolori dei linfonodi cervicali e ascellari, dolori muscolari e delle articolazioni (senza infiammazione o rigonfiamento delle stesse). Così come mal di testa (diverso dal solito), sonno non ristoratore, debolezza dopo l’esercizio fisico che dura da almeno un giorno.
Come afferma l’ISS, la malattia tende a comparire tra i 20 e i 40 anni e le donne sono le più colpite. Purtroppo, però, succede anche con bambini e adolescenti. È considerata una malattia ed è tipica, secondo l’ISS, di persone che hanno altre malattie croniche come sclerosi multipla o artrite reumatoide.
Superfluo aggiungere che in presenza di questi sintomi dovremo immediatamente rivolgerci al medico di fiducia.
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