Tra gli organismi più diffusi negli ambienti acquatici, come laghi, mari, oceani e così via, troviamo sicuramente gli organismi unicellulari, cianobatteri o alghe. Come riporta l’Istituto Superiore di Sanità, circa il 2% di queste specie potrebbero rappresentare un pericolo per l’ambiente e per la salute di animali ed esseri umani. Questo accade principalmente per due motivi:
- produzione di sostanze tossiche, a volte mortali, per alcuni organismi;
- crescita spropositata, tanto da provocare la morte per asfissia dei pesci.
Negli ultimi decenni, le fioriture di alghe sono aumentate significativamente, sia per cause naturali che antropiche (attività dell’uomo). Nel primo caso, ci riferiamo al moto delle correnti, che sono in grado di spostare grandi masse di sedimenti. Nel secondo caso, invece, ci riferiamo a tutte quelle attività legate all’acquacoltura e alla dispersione in acqua di sostanze, come fosforo e azoto, che stimolano la crescita delle alghe. Un altro fattore decisivo, però, sono i cambiamenti climatici che stanno avvenendo sul nostro Pianeta. Questi, infatti, stanno causando un aumento delle temperature marine e di fenomeni estremi (come alluvioni e siccità), oltre ad una variazione dell’acidità delle acque.
Tra le alghe più diffuse e pericolose troviamo sicuramente l’Ostreopsis ovata, che vive a contatto dei fondali o degli scogli. È tipica delle zone tropicali e subtropicali, ma tra gli anni ’70 e ’80 si è diffusa anche nelle zone mediterranee, tra cui l’Italia.
Mal di testa, debolezza agli arti e irritazione potrebbero comparire a causa di questa alga tossica molto diffusa
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Nonostante il controllo esercitato dalle autorità, ogni anno quasi tutte le coste italiane sono interessate dalla fioritura dell’Ostreopsis ovata. Tra le aree maggiormente a rischio troviamo insenature, baie semichiuse o zone collocate nei pressi di barriere frangiflutti. Per fiorire, però, essa ha bisogno di alcune condizioni climatiche favorevoli, come: tempo stabile con alta pressione atmosferica, mare calmo e temperatura dell’acqua superiore a 25 gradi. Potremmo accorgerci della loro fioritura osservando l’acqua, che potrebbe diventare torbida e piena di filamenti e schiume di colore brunastro che galleggiano.
Effetti sulla salute
L’Ostreopsis ovata produce delle tossine, chiamate ovatossine, ed una piccola percentuale di politossina, che risulta essere molto più tossica delle prime. L’esposizione a queste tossine avviene essenzialmente per contatto con la pelle, inalazione (respirando le piccole goccioline di aerosol) e ingestione (cibo e acqua contaminati). Per quanto riguarda gli effetti sulla salute, oltre a mal di testa, debolezza agli arti e irritazione agli occhi e alla pelle, potrebbero comparire anche altri sintomi. Tra questi rientrano disturbi respiratori, tosse, nausea, vomito, febbre e aritmia. Nel caso in cui ci sia il sospetto di una fioritura di Ostreopsis ovata non segnalata, è necessario innanzitutto evitare di farsi il bagno e di sostare sulla spiaggia. Inoltre, bisognerebbe allertare i gestori della spiaggia (se privata) o segnalare l’evento all’ARPA della zona.
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