Ogni giorno moltissime persone sono costrette ad affrontare fastidi come mal di testa, problemi intestinali e crampi addominali. Nella maggior parte dei casi si tratta di fenomeni passeggeri che possono essere tranquillamente affrontati con l’aiuto del medico curante. In altri casi, invece, sono il segnale di una carenza o di un’eccesso di alcune sostanze assunte tramite l’alimentazione. In estate, però, la diagnosi tende a complicarsi perché mal di testa, crampi, diarrea e sangue nelle feci potrebbero essere il segnale di una pericolosa infezione. Scopriamo di cosa si tratta e come affrontare l’eventuale comparsa dei sintomi.
Attenzione a questa pericolosa infezione alimentare
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In questi giorni stiamo cambiando le nostre abitudini alimentari. I cibi più “pesanti” e i piatti cotti stanno lasciando spazio a uova, carpacci di pesce e carne cruda. E ancora a insalatone, gelati e frullati. Da un lato è una notizia positiva poiché spesso queste preparazioni sono più leggere e digeribili. Dall’altro è decisamente un rischio.
Il motivo è che le pietanze crude potrebbero essere il terreno preferito per i temibili batteri della salmonella. L’infezione da salmonella ha moltissimi sintomi, a seconda del batterio responsabile dell’intossicazione. Alcuni sono più lievi come qualche crampo allo stomaco, un leggero mal di testa e una sensazione di nausea. Altri sono decisamente più importanti e comprendono febbre alta, diarrea e perfino sangue nelle feci.
Ciò che rende difficile stabilire la diagnosi è l’estrema variabilità della manifestazione dei sintomi. In alcune persone possono comparire nell’arco di una giornata. In altre possono presentarsi addirittura dopo una o più settimane. Per questo motivo diventa fondamentale prestare attenzione a come cuciniamo e a come curiamo la pulizia della cucina.
Mal di testa, crampi, diarrea e sangue nelle feci potrebbero essere i segnali di questa infezione diffusissima in estate
Il problema dei batteri della salmonella è che si trasmettono tra cibo e cibo e spesso resistono anche sugli utensili di cucina.
Ma con alcune buone abitudini possiamo ridurre notevolmente i rischi per la salute. La prima è quella di disinfettare sempre le mani e gli utensili che usiamo per cucinare. A maggior ragione in estate. La seconda è quella di evitare più possibile di mischiare pietanze cotte e crude. Il pericolo di contaminazioni crociate è sempre dietro l’angolo.
Se, infine, non siamo riusciti a scongiurare il rischio e siamo vittime di infezione evitiamo sempre il fai da te. Ogni batterio ha caratteristiche diverse e necessita di un trattamento farmacologico differente. Per questo diventa ancora più fondamentale il consulto col medico curante.
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