A volte potremmo soffrire di particolari disturbi e sentirci stupiti per il fatto di non comprenderne la causa. Potremmo avvertire un dolore alla schiena alquanto fastidioso e anche molto forte. La sensazione dolorosa potrebbe irradiarsi lateralmente, nella zona dei reni. Al contempo, il tutto potrebbe essere accompagnato da un fastidioso gonfiore addominale. Questi disturbi potrebbero corrispondere a sintomi specifici di una precisa malattia.
La calcolosi
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La sintomatologia ora descritta potrebbe ricondursi alla calcolosi. Che sarebbe una malattia delle vie urinarie caratterizzata dalla presenza dei calcoli renali. L’aspetto di questi ultimi sarebbe simile a quello di sassi di piccole dimensioni.
I calcoli andrebbero a depositarsi sul tratto urinario bloccandolo e andando a ostruire il flusso dell’urina. Ciò provocherebbe molto dolore, da cui potrebbe derivare una colica renale.
La calcolosi sarebbe una malattia molto frequente, con incidenza tra la popolazione in età compresa tra i 30 e i 50 anni. Sarebbero frequenti anche le recidive.
Cause della calcolosi potrebbero essere la familiarità con la malattia, una scarsa assunzione di liquidi, una dieta non sana e non equilibrata.
Mal di schiena, mal di reni e pancia gonfia potrebbero essere alcuni sintomi di questa specifica malattia
Esisterebbe una tipica sintomatologia, che potrebbe ricondursi alla presenza di calcoli nei reni. Tra i sintomi potrebbe esserci la percezione di un dolore acuto alla schiena. Questo potrebbe essere inoltre avvertito lateralmente, quindi localizzato attorno ai reni. Si potrebbe inoltre avere la febbre con brividi e riscontrare la presenza di tracce di sangue nelle urine. Queste ultime avrebbero, in particolare, un odore molto sgradevole e la loro fuoriuscita provocherebbe bruciore durante la minzione. Si potrebbe ancora essere colpiti da conati di vomito.
Questi ora elencati e comprensivi di mal di schiena, mal di reni e pancia gonfia, potrebbero dunque essere segni tipici di una calcolosi. Certo, una sicura diagnosi sarebbe strettamente di competenza di un medico. Che potrebbe prescrivere un’ecografia o una TAC qualora il paziente riferisse sintomi preoccupanti. A seguito dei risultati degli esami, lo specialista potrebbe prescrivere il trattamento opportuno. Questo potrebbe essere a livello endoscopico o chirurgico. Quest’ultimo caso, sarebbe riservato in via esclusiva a casi complessi e rari.
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