La società Maire Tecnimont cresce in Cina, attraverso le sue controllate, ma in Borsa non riesce ad accelerare al rialzo. L’azione di Maire Tecnimont, infatti, ha registrato un aumento iniziale a seguito dell’annuncio, ma alla chiusura del 1 febbraio, il rialzo si è azzerato.Come spiegare questa apparente contraddizione?
Nuovi contratti si aggiungono al già corposo portafoglio ordini di Maire Tecnimont
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NextChem, società del gruppo Maire Tecnimont, tramite la sua controllata Stamicarbon, ha ottenuto i contratti di licensing e fornitura di attrezzature per un impianto di urea “Ultra-Low Energy” in Cina da parte di Jiangsu Huachang Chemical Co. L’impianto, situato a Zhangjiagang, avrà una capacità di 1.860 tonnellate al giorno e utilizzerà la tecnologia proprietaria ULE di Stamicarbon. La soluzione ULE consente di utilizzare il calore sotto forma di vapore ad alta pressione tre volte anziché due, riducendo del 35% il consumo di vapore e del 16% dell’acqua di raffreddamento rispetto al processo tradizionale. Questo progetto rappresenta la nona implementazione globale della tecnologia innovativa di Stamicarbon e rafforza la posizione di NextChem nel settore per l’efficienza energetica.
L’annuncio segue un altro contratto recente di NextChem per l’utilizzo della tecnologia Nx Cpo in un impianto di produzione di carburante sostenibile in Norvegia.
Maire Tecnimont cresce in Cina, ma rallenta in Borsa: cosa fare? Le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Maire Tecnimont (MIL:MT) ha chiuso la seduta del 1 febbraio a quota 4,82 €, in ribasso dello 0,04% rispetto alla chiusura precedente.
La tendenza in corso sul titolo è rialzista. Tuttavia, il raggiungimento del livello di inversione, 4,96 €, dove è massima la probabilità che la tendenza cambi ha determinato da diverse settimane una battuta di arresto che sta avendo un forte impatto sull’impostazione degli indicatori. Si potrebbero, quindi, essere create le condizioni per un ribasso prima di una ripartenza al rialzo.
Come si evince anche dal grafico il punto di non ritorno potrebbe essere la rottura in chiusura settimanale del supporto in area 4,38 €.
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