Mai nella loro storia queste azioni avevano corso così tanto, ma adesso il rialzo potrebbe essere in pericolo

Mai nella sua storia il titolo Pirelli aveva corso così tanto

Pessimo anno il 2022 per le azioni Pirelli che si avviano a chiudere con un ribasso di oltre il 30% rispetto alla chiusura dell’anno precedente. A nulla è servita una notevole prova di forza che, però, al momento sembra essersi esaurita. Infatti, mai nella loro storia queste azioni avevano corso così tanto.

Il titolo si avvia a chiudere il 2022 con un ribasso di oltre il 30%

Il titolo si avvia a chiudere il 2022 con un ribasso di oltre il 30% – proiezionidiborsa.it

Le indicazioni dell’analisi fondamentale

Qualunque sia la metrica utilizzata, la valutazione basata sui multipli di mercato restituisce un titolo azionario con un’interessante sottovalutazione. Ad esempio, il rapporto tra prezzo e utili esprime una sottovalutazione di oltre il 60%. Un analogo risultato si ottiene quando si considerano il rapporto prezzo su fatturato e il Price to Book ratio. Nel rapporto tra prezzo e fatturato il valore 0,6 è relativamente basso non solo rispetto al settore di riferimento, ma anche in assoluto.

Anche il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, restituisce un titolo sottovalutato anche se solo del 30% circa.

Per quel che riguarda il rendimento del dividendo, invece, allo stato attuale è pari al 4% circa, mentre per gli anni a venire è visto in crescita su livelli superiori al 4,5%.

Per gli analisti, secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, il prezzo obiettivo medio esprime una sottovalutazione di circa il 27%.

Mai nella loro storia queste azioni avevano corso così tanto: le indicazioni dell’analisi grafica

Il titolo Pirelli (MIL:PRC) ha chiuso la seduta del 16 dicembre in area 3,994 euro, con un ribasso dello 0,87% rispetto alla seduta precedente.

L'incrocio ribassista delle medie spinge le azioni Pirelli al ribasso

L’incrocio ribassista delle medie spinge le azioni Pirelli al ribasso – proiezionidiborsa.it

Tra inizio ottobre e inizio novembre si sono contate ben 41 sedute consecutive al rialzo. Ovvero, l’incrocio rialzista delle medie è rimasto in posizioni per questa durata. Un record mai toccato in precedenza. Questa prova di forza, però, non deve ingannare. Prima di questo recupero, infatti, il titolo era arrivato a perdere oltre il 50% rispetto ai massimi annuali. Una performance molto peggiore rispetto all’indice di riferimento Ftse Mib.

Da qualche seduta, però, le medie hanno incrociato nuovamente al ribasso in accordo con quanto previsto dallo SwingTrading Indicator.

Le prospettive, quindi, sono per una continuazione del ribasso almeno fino in area 3,875 euro.

Per concludere ricordiamo che storicamente la performance del titolo Pirelli è sempre stata inferiore a quella del Ftse Mib, l’indice di riferimento italiano.

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