Novembre è il mese di passaggio che ci accompagna all’autunno inoltrato. È anche il mese dove i ritmi della natura rallentano perché la terra si prepara al riposo e alla quiete dell’inverno. E le piante cominciano a perdere tutte le loro foglie.
Ma è fondamentale mai gettare le foglie secche che cadono, ecco perché. Queste sono, infatti, indispensabili per effettuare la pacciamatura.
Vediamo, quindi cos’è, la pacciamatura.
Una semplice operazione
Indice dei contenuti
La pacciamatura è una delle operazioni più semplici da mettere in pratica per far crescere meglio le nostre piante. È un’operazione che si suggerisce di fare a tutti i vegetali dagli alberi, ai fiori, alle piantine degli orti.
Pacciamare significa ricoprire il terreno intorno alle radici con delle foglie secche. Questa pratica funziona come isolante termico durante i mesi freddi.
Dunque coprire il terreno intorno alle piante di foglie secche consente di mantenerlo ad una temperatura lievemente superiore rispetto a quella dell’aria. In tal modo proteggendo le radici da eventuali danni, in caso, ad esempio, di gelate.
Un altro importante ruolo della pacciamatura effettuata con le foglie secche è quello di proteggere il suolo dai fenomeni erosivi dovuti alle forti piogge.
Il procedimento per utilizzare le foglie secche che cadono
Ebbene, bisogna raccogliere le foglie secche e ricoprire la base della pianta che si intende pacciamare fino a formare uno strato dell’altezza di 5 centimetri circa e della larghezza di un metro quadro. In tal modo l’acqua piovana necessaria penetra nel suolo apportando il nutrimento indispensabile alla crescita. Inoltre le foglie degradandosi con il tempo, rilasciano al terreno le sostanze che rendono il suolo maggiormente fertile.
Esistono in commercio teli in materiali sintetici, di solito in polietilene, con i quali è possibile effettuare l’operazione di pacciamatura. Per quanto possano essere metodi più rapidi sono certamente più costosi dell’utilizzo delle foglie secche. Queste, ovviamente, hanno costo zero.
Inoltre, non essendo materiali naturali, non subiscono il processo di deterioramento e quindi nemmeno migliorano la fertilità del terreno. Per ovviare a questo inconveniente sono stati creati teli in fibre naturali, composti, cioè, da amido di mais, o da un mix di cellulosa e torba. Questi, tuttavia, sono costosi e si possono utilizzare solo una volta in quanto, con il tempo, si degradano.
Ecco svelato, dunque, il perché è importante mai gettare le foglie secche che cadono.