Settembre è il mese in cui la maggior parte delle verdure è a fine produzione, e quindi è opportuno rimuovere le piante. Ma attenzione, non buttiamo le piante esauste. Sono una riserva incredibile di ‘armi biologiche’ contro i parassiti.
A settembre termina la produzione dei pomodori, ed è il momento di estirpare le piante. Ma non buttiamole via: sono un’arma miracolosa contro un parassita temutissimo, che è particolarmente insidioso proprio a settembre. Ma vediamo di che cosa si tratta nel dettaglio.
Mai buttare i pomodori a fine produzione, sono utilissimi contro questo parassita di settembre
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Di che parassita stiamo parlando? Si tratta della temutissima cavolaia. La cavolaia è una farfalla molto comune, ma a preoccupare i contadini non sono gli adulti svolazzanti bensì le loro larve. Le farfalle infatti depongono le uova sui cavoli, o su altre piante appartenenti alla famiglia delle crocifere. Attenzione quindi perché la cavolaia non si trova solo sui cavoli, ma anche su broccoli, cavolfiori, verza, kale, e altre piante simili. I bruchi sono estremamente voraci, e possono divorare intere coltivazioni in pochissimo tempo. E sebbene le cavolaie possano attaccare l’orto anche durante l’estate, è proprio settembre la stagione in cui sono più temute. A settembre infatti avviene l’ultimo ciclo riproduttivo della farfalla, e i bruchi sono molto attivi. Devono infatti divorare quanto più cibo possibile e svilupparsi prima dell’arrivo dell’inverno.
Ma noi abbiamo un’arma segreta: gli scarti di pomodoro.
Prepariamo un macerato con le foglie del pomodoro
Una delle azioni più efficaci per combattere la cavolaia è semplicemente piantare i cavoli nei pressi delle piante di pomodori. Infatti gli adulti detestano l’odore dei pomodori, e staranno lontani dai nostri cavoli. Un’altra pianta molto utile nell’orto è il tagete, un fiorellino molto grazioso che tiene lontani i parassiti sotterranei.
Ma se è ormai troppo tardi e abbiamo notato le uova o le larve di cavolaia sulle nostre preziose piantine non disperiamo. Combattiamole con le piante di pomodoro che sono ormai arrivate a fine produzione. La solanina in essi contenuta infatti, è un antiparassitario naturale.
Come preparare e usare il macerato
Per preparare un macerato contro i parassiti procediamo in questo modo: mettiamo in acqua delle foglie e dei fusti di pomodoro, circa 300 gr di foglie e fusti per litro d’acqua. Lasciamo che le foglie macerino per almeno 4 o 5 giorni, in modo che rilascino la solanina nell’acqua. Trascorso questo tempo, filtriamo il macerato e mettiamolo in un contenitore con spruzzatore. Ora spruzziamo generosamente i nostri cavoli, meglio se al mattino presto o a fine giornata. I nostri cavoli si sentiranno molto meglio.
Quindi, ecco perché non bisognerebbe buttare i pomodori a fine produzione, sono utilissimi contro questo parassita di settembre.
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