Ipotizzare qualche tempo fa Lumson e Pbiplast insieme era fantascienza. Ormai i tempi sono cambiati e le aziende puntano su l’unione fa la forza, perché trema il settore packaging ve lo spieghiamo subito.
Lumson, un background invidiabile nel packaging per la cosmetica e Pibiplast, leader nella progettazione e produzione di packaging in plastica si sono uniti. Questo accordo non solo poggia su basi solidissime ma segna anche un orizzonte: obiettivo la quotazione a Piazza Affari nel medio periodo.
La sinergia ha un senso dal punto di vista economico. L’operazione è valutata intorno ai 350 milioni di euro. Il fatturato consolidato si aggira sui 200 milioni.
Scopriamo Lumson
Indice dei contenuti
Ci saranno passati tra le mani i vari cofanetti realizzati da Lumson. L’azienda conta 550 dipendenti in Italia e filiali commerciali negli Usa, in Francia, Spagna e Germania. L’azienda è molto attiva in fatto di acquisizioni: nel 2011 ha acquisito PMP Ltd, specializzata nella produzione e decorazione di bottiglie di plastica. Con una cadenza biennale ha messo le mani su Modapack srl, specializzandosi in soluzioni di packaging per il make-up. A Lumson piace il settore bellezza: nel 2017 ha rilevato Leoplast srl, leader italiano nella produzione di packaging per rossetti. Nel 2019 ha comprato Marino Belotti srl, società produttrice di packaging per i trucchi.
Da quanto risulta Lumson ha chiuso il 2018 con ricavi consolidati per 94,4 milioni di euro, un ebitda di 17,3 milioni e un debito finanziario netto di 6,1 milioni.
Pibiplast da dove viene
Pibiplast ha una storia ultra sessantennale. E’ nata inizialmente come produttore di packaging plastico per l’industria farmaceutica. Alcune acquisizioni messe in atto nel tempo ha consentito di specializzarsi nei settori della cosmetica e del make up. Pibiplast conta quattro stabilimenti produttivi in Italia, ed ha clienti in 35 Paesi del mondo.
La nuova composizione
La quota di controllo, corrispondente al 51% sarà in mano alla famiglia Moretti. La parte restante è divisa tra diversi soci: FSI, L-Catterton e altri. Della partita non farà parte il fondo Ambienta che ha scelto una strada diversa. L’unione fa la forza, perché trema il settore packaging lo vedremo a breve.