Tra i quelli con capitalizzazione superiore ai 500 milioni di euro e un controvalore giornaliero scambiato superiore al milione di euro, l’unico titolo azionario del Ftse Mib che ha chiuso con un ribasso superiore al 2% è stato Carel Industries. La sua performance è alquanto fuori le righe in quanto è più del doppio del secondo peggiore titolo e completamente agli antipodi rispetto al Ftse Mib che ha perso l’1,75%.
I punti di forza e di debolezza di queste azioni
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Negli ultimi 12 mesi, le aspettative di reddito futuro sono state riviste più volte al rialzo. Inoltre, le revisioni al rialzo sulle stime del fatturato degli ultimi mesi indicano un rinnovato ottimismo da parte degli analisti che si occupano del titolo.
Dal punto di vista delle raccomandazioni c’è un solo analista che si occupa del titolo e il prezzo obiettivo esprime una sottovalutazione di circa il 12%
Tra i punti di debolezza c’è sicuramente la valutazione basata sui multipli di mercato. Ad esempio, il valore dell’azienda in proporzione al fatturato della società, valutato a 4,15 volte le vendite societarie, è relativamente elevato.
L’unico titolo azionario del Ftse Mib che ha chiuso con un ribasso superiore al 2%: le indicazioni dell’analisi grafica
Le azioni Carel Industries (MIL:CRL) hanno chiuso la seduta del 12 luglio a 26,35 €, in ribasso del 2,59% rispetto alla seduta precedente.
La tendenza in corso è ribassista, ma senza troppa convinzione. Come si vede dal grafico, infatti, da qualche tempo le quotazioni sono bloccate all’interno del trading range individuato dai livelli 26,24 € – 27,14 €.
Solo la rottura di uno di questi due livelli potrebbe dare direzionalità alle quotazioni. Nel caso in cui dovessero prevalere i ribassisti lo scenario più probabile è quello mostrato in figura.
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