Per le Borse è stato un inizio di settimana drammatico. Oggi tutti i mercati azionari sono sprofondati dopo il pesante ribasso di venerdì delle Borse europee e in particolare di Wall Street.
Ovviamente, la seduta è stata pesante anche per il nostro mercato e per i titoli di un noto gruppo industriale. Oggi, infatti, è stato un lunedì nerissimo per la Borsa italiana che crolla e a Piazza Affari sprofondano questi titoli che gli operatori vendono a piene mani.
Le due cause del forte ribasso
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Le tensioni tra Ucraina e Russia hanno fatto scattare una pioggia di vendite in apertura sui mercati azionari europei. L’invito di Stati Uniti e Regno Unito alle famiglie dei diplomatici a rientrare nei rispettivi Paesi ha alimentato le ipotesi di un conflitto imminente.
Questa notizia ha penalizzato i mercati azionari europei, ma paradossalmente non quegli asiatici. Vale la pena notare come la Borsa di Tokyo abbia chiuso in rialzo dello 0,2%. Anche alcuni indici azionari cinesi hanno chiuso in terreno positivo.
Queste notizie hanno peggiorato un clima sui mercati azionari già di per sé molto critico. Venerdì sera Wall Street ha chiuso in pesante ribasso, dopo che le Borse europee avevano terminato la seduta con cali vicino al 2%.
Anche l’aumento dei rendimenti dei titoli di Stato è un altro fattore che ha pesato sulle Borse. Il rendimento del decennale americano la scorsa settimana è arrivato all’1,9%. Gli operatori hanno paura che l’aumento dei tassi di interesse entro la fine dell’anno superi l’1%.
Domani inizierà la riunione del FOMC, il braccio operativo della politica monetaria della FED, e si concluderà mercoledì sera. Mercoledì alle ore 20 in Europa sarà comunicata la decisione della FED in materia di tassi di interesse. Gli operatori si aspettano che i tassi rimangano invariati. Ma dalla riunione potrebbero uscire delle indicazioni sulle possibili mosse della Banca Centrale USA nei prossimi mesi.
Lunedì nerissimo per la Borsa italiana che crolla e a Piazza Affari sprofondano questi titoli
Alla fine della seduta le principali Borse europee hanno chiuso con cali vicini al 4%. L’indice Euro Stoxx 50 ha ceduto il 4,1% e la borsa tedesca il 3,8%. La Borsa di Parigi ha perso quasi il 4% mentre Londra ha limitato i danni a un ribasso del 2,6%. Al momento della chiusura dei mercati in Europa anche gli indici di Wall Street erano in profondo ribasso.
Da segnalare che ancora una volta il Nasdaq è l’indice con il calo maggiore. Attorno alle ore 18 in Europa l’indice tecnologico perdeva il 3,6%, contro il 2,4% del Dow Jones e il 3% dell’indice S&P 500.
Anche Piazza Affari ha avuto una perdita simile a quella dei listini europei. Al termine della seduta l’indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) è crollato del 4% e i prezzi hanno terminato a 25.972 punti. L’indice si è rimangiato tutto il guadagno fatto tra il 20 dicembre e il 5 gennaio.
Tra le Blue chips nessun titolo ha chiuso in positivo. Le quattro peggiori azioni appartengono alla galassia Fiat. Stellantis ed Iveco hanno perduto oltre il 7% CNH ed Exor oltre il 6%. Il maggior calo di questi titoli probabilmente si spiega col fatto che gli operatori hanno venduto le azioni che più avevano guadagnato nell’ultimo mese. I migliori titoli tra le blue chips sono stati 2 utility, Italgas ed Hera con cali attorno all’1,4%.
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