L’UE annuncia il Piano d’Azione Auto e Stellantis guadagna un rialzo del 5,40%: conviene acquistare azioni del settore automotive?

L'UE annuncia il Piano d'Azione Auto e Stellantis guadagna un rialzo del 5,40%: conviene acquistare azioni del settore automotive?

Nonostante l’annuncio di John Elkan del piano per aumentare gli investimenti negli Stati Uniti d’America e combattere l’imposizione dei dazi sui prodotti provenienti dal Canada e dal Messico (Paesi in cui si produce la maggior parte delle auto importate negli USA), Stellantis ha registrato un calo dell’11% delle azioni, nella seduta di martedì 4 marzo, andando a picco fin dall’apertura.

Sulla crisi del gruppo non gravano solo i dazi ma anche la drastica riduzione delle immatricolazioni. Secondo il report del Ministero dei Trasporti, nel mese di febbraio 2025 c’è stato un calo del 6,28%, con circa 42 mila vendite rispetto alle 49 mila di febbraio 2024. Anche il profitto ha registrato una riduzione pari a 5,5 miliardi di euro.

Piano UE per risollevare le sorti dell’industria automobilistica: Stellantis apre con un rialzo superiore al 5%

L’Unione Europea ha presentato la bozza del Piano d’Azione per risollevare le sorti del settore automobilistico. Le misure proposte mirano, da un lato, a confermare l’impegno nella lotta all’inquinamento e alla riduzione di emissioni di anidride carbonica e, dall’altro, a sostenere un’industria che sta attraversando una delle fasi più critiche degli ultimi anni.

Piano UE per risollevare le sorti dell'industria automobilistica: Stellantis apre con un rialzo superiore al 5%

Piano UE per risollevare le sorti dell’industria automobilistica: Stellantis apre con un rialzo superiore al 5%

La transizione ecologica sembrerebbe non giovare alle case automobilistiche, a causa dell’obbligo di produrre prevalentemente auto elettriche. La domanda per quest’ultimo prodotto, tuttavia, è ancora bassa e i prezzi per la fabbricazione troppo elevati. Per tale motivo, la Commissione Europea ha deciso di concedere una proroga al regolamento sulle emissioni di CO2.

Da quest’anno, è entrato in vigore il limite di 94 grammi per chilometro percorso per le emissioni medie dei nuovi veicoli. La Commissione ha deciso di accertare la conformità a tale standard prendendo in considerazione un periodo pari a 3 anni, invece che a 12 mesi, come stabilito in precedenza. Si tratta di una novità rilevante, perché l’Italia rischiava multe di circa 16 miliardi di euro in caso di mancato rispetto dei livelli di emissioni inquinanti.

Poiché uno dei fattori di crisi del settore auto è rappresentato dalla concorrenza delle aziende cinesi, Bruxelles ha deciso di creare una sorta di “alleanza industriale” per la produzione di batterie europee, al fine di ridurre le importazioni dalla Cina.

Queste notizie hanno avuto un impatto decisamente favorevole sulle azioni di Stellantis, che ha aperto la seduta del 5 marzo con un rimbalzo del 5,40% a 11,69 euro.

Il piano di Stellantis per tornare a essere competitiva: perché investire?

Oltre alle iniziative dell’Unione Europea, Stellantis ha deciso di correre ai ripari anche autonomamente, decidendo di ridurre i prezzi negli Stati Uniti e renderli più concorrenziali. Ad esempio, il costo delle vetture del marchio Jeep è sceso del 12% (portandosi a una media di 47.691 dollari); questa manovra ha favorito la riduzione del 18% del periodo di permanenza delle auto prodotte presso i concessionari, scendendo a 111 giorni.

Stesso discorso per i modelli Chrysler, in sconto del 5% e con un prezzo medio di circa 44.932 dollari. Il tempo di permanenza presso i concessionari è calato del 47%, fino al minimo storico di 94 giorni. I dati sono un evidente segnale di come Stellantis stia pensando a un efficace piano d’azione, per tornare a essere protagonista del mercato e sanare il blocco delle vendite, riducendo i veicoli dell’inventario negli Stati Uniti.

Nonostante le incertezze sulle azioni Stellantis, che possono essere acquistate in sconto, la crisi potrebbe rivelarsi un’occasione speculativa sia per gli investitori che guardano al lungo periodo sia per coloro che vogliono “shortare” e, dunque, acquistare per ottenere profitti con un possibile ribasso nel breve termine.

Le informazioni riportate in questo articolo sono a scopo divulgativo e non devono essere intese come raccomandazioni o suggerimenti d’investimento. I dati sono ottenuti da fonti considerate affidabili. Tuttavia, la loro accuratezza, completezza o affidabilità non possono essere garantite.

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