Ci sono momenti nella vita in cui dobbiamo fare scelte difficili. Prendere un bambino in affido è una delle decisioni più altruistiche che si possano fare. A differenza dell’adozione, la famiglia d’origine non è tagliata fuori e potrebbe portare via il minore in un secondo momento. Ecco l’esperienza della comica torinese.
Si chiamano Jordan e Vanessa e sono i figli affidatari, ora adottati, della comica Luciana Littizzetto. Dai racconti che lei ha fatto in passato sono stati accolti in casa quando lei viveva con il suo compagno Davide Graziano con cui la storia è stata interrotta. I due ragazzi hanno 26 e 23 anni e per loro la Littizzetto si è battuta fino a portare a termine il procedimento di adozione. Non è facile restare lucidi in questi contesti e soprattutto decidere di prendere in affido 2 bambini. A convincere la comica sarebbe stata Maria De Filippi che le avrebbe parlato con entusiasmo dell’esperienza fatta.
Secondo la Littizzetto diventare madre dopo l’affido o l’adozione è più complicato rispetto a quando si diventa madri in maniera naturale. In questo secondo caso infatti si imparerebbe gradualmente, nei casi come il suo invece ci si ritrova a fare il genitore da un giorno all’altro e bisogna capire in fretta. I figli la chiamerebbero mamma davanti agli estranei, ma quando sono da soli la chiamano confidenzialmente Lu.
Scelte di cuore
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Ospite della trasmissione della Toffanin, Luciana Littizzetto parla dell’affido e si confida. Ribadisce il suo ringraziamento per l’amicizia che Maria De Filippi le ha sempre dimostrato, silenziosamente e concretamente. Rivela dettagli sulla separazione dall’ex compagno, sulla libertà espressiva che si è guadagnata con il tempo passando da una trasmissione all’altra. Parla anche della nuova esperienza a Tu se que vales e naturalmente si dilunga sull’argomento dell’affido.
Sia l’affido che l’adozione sono stati vissuti di comune accordo all’interno di una storia sentimentale durata 20 anni. La separazione quindi è stata dura perché avvenuta dopo che i due erano genitori a tutti gli effetti. La Littizzetto avrebbe la tutela, l’affido sarebbe stata una scelta di cuore. Lei e la Toffanin ricordano Michela Murgia che parlava sempre dei figli d’anima. La Littizzetto, Jordan e Vanessa sarebbero molto legati. Guardandoli, la comica ha detto di non riuscire a non pensare al giorno che ha visto tanti bambini in attesa di sistemazione. Si è dovuta fare tanta forza quando è stato il momento di incontrare quelli che avrebbe dovuto portare a casa.
Luciana Littizzetto parla dell’affido e i numeri tornano d’attualità
Secondo la responsabile infanzia del Coordinamento Nazionale Comunità e Accoglienza, mancano in Italia le famiglie che vogliono prendere bambini in affido. Le risorse sono poche e i comuni pagano in ritardo. La retta per ogni bambino dovrebbe essere in media di 120 euro e invece spesso si ferma a 70 euro. Le comunità percepiscono 80 euro a bambino, le famiglie affidatarie volontarie hanno dai comuni rimborsi spese che si aggirano sui 500 euro.
Secondo questi numeri, contando i 26.600 casi da gestire all’anno, il giro d’affari sarebbe di 460 milioni di euro. Le risorse in seguito servono più che altro per pagare gli ispettori che si assicurino che i bambini stiano bene nelle destinazioni scelte. Bisogna inoltre tenere conto delle difficoltà nel reperire numeri certi. Mentre sarebbe facile stabilire quelli delle comunità, quando si entra negli ambiti famigliari tutto si complica. Una burocrazia funzionante in questo caso aiuterebbe tantissimi bambini a soffrire meno di quanto facciano. Purtroppo in Italia la burocrazia continua a rimanere un problema per cui è difficile intravedere soluzione.