L’arte di impiegare le spezie ci aiuta a equilibrare la nostra dieta e a trarre i maggiori benefici da cibi e alimenti. Alcune spezie hanno controindicazioni, approfondiamo quelle di una molto utilizzata.
Anche se non può essere considerata alla stregua di un farmaco, la curcuma ha numerose proprietà curative. Il suo primo utilizzo si perde nella storia, medici e nutrizionisti ne apprezzano l’efficacia per aiutare a combattere le infiammazioni. La curcumina, che le dà il colore particolare, potrebbe essere molto importante per mantenere in salute il nostro organismo.
Le proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche potrebbero farci comodo se soffriamo di artriti reumatoidi o dolori muscolo-scheletrici. Quelle antiossidanti contribuirebbero a controllare l’azione dei radicali liberi complici nell’invecchiamento di pelle e tessuti. Quando inseriamo la curcuma nella nostra dieta potenziamo il sistema immunitario perché cellule epatiche e intestino migliorerebbero la loro funzionalità. Anche le pareti dello stomaco sarebbero più forti, facilitando il processo digestivo.
Una bevanda superfood
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Luci e ombre sulla curcuma, ma il cosiddetto latte d’oro, cioè il miscuglio di latte e curcuma, sarebbe un vero rimedio depurativo. Consumata in questo modo, la spezia raggiungerebbe la massima efficacia nel supportare l’attività del fegato, migliorare l’azione epatica e rafforzare il sistema linfatico. Inserita nella dieta settimanale, questa bevanda ci aiuterebbe ad accelerare il metabolismo facendoci raggiungere più facilmente i nostri obiettivi dietetici.
Il colesterolo potrebbe ridursi mantenendo il regime dietetico a lungo e consumando latte e curcuma a colazione o a merenda per periodi di tempo determinati. Ma è molto importante non esagerare. Chiediamo consigli a medico e nutrizionista su come aggiungere la curcuma nella nostra dieta, sulle modalità di consumo e sulle quantità. Se ci viene consigliato il latte alla curcuma, chiediamo per quanto tempo dovremmo assumerlo e come gestire le pause.
Luci e ombre sulla curcuma, attenzione alle quantità
Perché dovremmo essere così prudenti? Molti esperti hanno messo l’accento sulla possibilità di avere danni epatici con un consumo prolungato di integratori a base di curcuma. Soprattutto negli anziani il supporto del medico dovrebbe essere obbligatorio per capire quali prodotti ci fanno bene e quali potrebbero creare danni.
Non si parla della polvere che utilizziamo in cucina, ma di prodotti che troviamo in commercio e che sono veri e propri integratori. La polvere da cucina potrebbe portare nausea e diarrea solo se esageriamo nelle dosi. Impiegata con pepe nero e olio EVO permetterebbe di sfruttare al massimo le proprietà benefiche. Ci permetterebbe di sostituire lo zafferano che costa di più e insieme al curry ci darebbe un abbinamento vincente per gusto e salute. La dose di curcuma da consumare giornalmente sarebbe dai 400 agli 800 mg per un massimo di 3 volte al giorno. La piperina e la bromelina ne migliorano l’assorbimento. L’arte di impiegare le spezie non ci delude mai.