Dopo un mese dall‘ultima volta che ci siamo occupati del titolo, Credem si conferma come il migliore titolo bancario di Piazza Affari. L’unico titolo di questo settore che a un anno sta avendo una performance positiva seppure solo del 5% circa. Chi ha investito sul titolo, quindi, ha avuto un interessante ritorno.
A parte la forza relativa superiore a quella dei suoi competitors, non è solo questo l’unico motivo per puntare su questo titolo azionario. Infatti, l’ottimo dividendo è un ulteriore motivo per comprare questo titolo bancario.
Investire in Borsa puntando su Credem
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Il titolo Credem (MIL:CE) ha chiuso la seduta del 16 agosto in rialzo dello 0,17% rispetto alla seduta precedente a quota 5,89 euro.
La tendenza in corso è rialzista e al momento non ci sono ostacoli lungo il percorso che porta al II obiettivo di prezzo in area 6,21 euro. La massima estensione del rialzo, poi, si potrebbe andare a collocare in area 6,73 euro (III obiettivo di prezzo).
I ribassisti, invece, potrebbero prendere nuovamente il sopravvento nel caso di una chiusura giornaliera inferiore a 5,69 euro. In questo caso il titolo Credem potrebbe scendere fino in area 5 euro.
L’ottimo dividendo è un ulteriore motivo per comprare questo titolo bancario
Su alcune riviste specializzate è possibile costruire la classifica dei migliori titoli bancari che tenga conto del dividendo distribuito. Questa classifica non solo tiene conto del rendimento del dividendo, ma anche di altri parametri quali lo storico e la copertura del dividendo distribuito.
Il titolo Credem occupa il terzo posto di questa speciale classifica dopo Banca Popolare Sondrio e Mediobanca, ma davanti a un titolo come Intesa Sanpaolo noto per l’eccezionale rendimento del suo dividendo. Il motivo principale per questo risultato che potrebbe sembrare sorprendente è quello legato al pay-out del dividendo che nel caso di Credem è molto inferiore. Il titolo, quindi, potrebbe avere maggiori margini per aumentarlo.
Ricordiamo che allo stato attuale il rendimento del dividendo è superiore al 5% e gli analisti lo vedono in crescita.
Le raccomandazioni degli analisti sul titolo
Gli analisti che coprono il titolo hanno un consenso medio accumulare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 15% circa. È importante osservare che la dispersione tra le previsioni degli 8 analisti che coprono il titolo è inferiore al livello di sottovalutazione stimato che, quindi, è statisticamente significativo.
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