A Piazza Affari la giornata è stata caratterizzata dal report della banca guidata da Andrea Orcel sull’andamento dei primi nove mesi dell’anno. Quindi, l’ottima trimestrale fa volare le azioni Unicredit che si confermano essere le migliori da inizio anno con una performance di oltre il 70%.
Gli highlights della trimestrale di Unicredit
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UniCredit ha archiviato il terzo trimestre 2023 e i primi nove mesi dell’anno con risultati record al 30 settembre 2023. Nei 9 mesi 2023 l’utile netto ha registrato un aumento del 67,7% e raggiunto 6,7 miliardi di euro.
Alla luce di questi risultati UniCredit ha migliorato la propria guidance finanziaria per il 2023 con una stima dell’utile netto rimane pari o superiore a 7,25 miliardi di euro.
Le raccomandazioni degli analisti
Come si vede dal grafico seguente, il prezzo obiettivo medio a un anno esprime una sottovalutazione di poco superiore al 36%. L’aspetto interessante, però, è che anche nello scenario più pessimistico il titolo è visto sottovalutato di circa il 15%. Nello scenario più ottimistico, invece, le quotazioni di Unicredit esprimono una sottovalutazione di circa il 70%.
La raccomandazioni media dei 24 analisti, poi, è “Compra adesso” con nessuna indicazione di rating peggiore di Mantieni.
L’ottima trimestrale fa volare le azioni Unicredit: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Unicredit (MIL:UCG) ha chiuso la seduta del 24 ottobre in rialzo dell’1,34% rispetto alla seduta precedente, a quota 23,10 €.
La tendenza in corso è rialzista, ma non convince ancora appieno. Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni hanno rotto la resistenza in area 22,651 € e nei giorni successivi si sono confermate sopra questo livello confermando lo scenario che vede un forte rialzo in arrivo. Per una conferma, però, potrebbe essere molto prudente attendere una chiusura giornaliera superiore a 24,74 €. Questo livello, infatti, già in passato ha frenato i rialzisti. In questo caso il rialzo potrebbe continuare secondo lo scenario indicato in figura.
I ribassisti, invece, potrebbero accelerare al ribasso nel caso di chiusure giornaliere inferiori a 22,651 €.
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