Nel giorno in cui il titolo a maggiore capitalizzazione di Piazza Affari ha pagato il saldo del dividendo per un rendimento del 3,2%, la performance del titolo è stata positiva. Tenendo conto dell’impatto del dividendo, infatti, il titolo ha chiuso con un rialzo di circa l’1%. Quindi, lo stacco del dividendo fa bene a ENEL che rompe anche importanti resistenze ponendo le basi per un nuovo allungo rialzista.
I punti di forza e di debolezza del titolo
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In base al consensus degli analisti che seguono l’azienda, l’Utile Netto per Azione (EPS) dovrebbe crescere notevolmente nei prossimi esercizi. Negli ultimi 12 mesi, le aspettative di reddito futuro sono state riviste più volte al rialzo. Negli ultimi 4 mesi, gli analisti hanno rivisto in modo significativo le stime sul fatturato della società.
La società, poi, gode di interessanti multipli degli utili. Con un rapporto prezzo/utili di 10,71 per 2023 e di 9,69 per 2024, la società è tra le più economiche sul mercato.
Dal punto di vista delle raccomandazioni, la maggior parte degli analisti che si occupano di ENEL raccomandano Buy o Overweight sul titolo. Inoltre Negli ultimi quattro mesi, gli analisti che seguono il caso hanno sia ampiamente rivisto al rialzo il prezzo obiettivo medio che migliorato il giudizio degli analisti che seguono il caso.
Passando ai punti deboli, secondo le previsioni di Standard & Poor’s, le prospettive di crescita sul fatturato dell’azienda nei prossimi anni sono molto basse. Inoltre, il gruppo ha un rapporto debito/margine operativo lordo (EBITDA) relativamente elevato.
Lo stacco del dividendo fa bene a ENEL: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo ENEL (MIL:ENE) ha chiuso la seduta del 24 luglio a quota 6,195 €, in rialzo dell’1,06% rispetto alla chiusura precedente.
Le quotazioni potrebbero essere vicine a un importantissimo punto di svolta. Come si vede dal grafico, infatti, in un colpo solo le quotazioni rompono al rialzo la resistenza in area 6,185 € e i massimi recenti. Una conferma di questo break rialzista potrebbe favorire nuovi allunghi al rialzo secondo lo scenario indicato in figura.
Viceversa, una non conferma della rottura rialzista potrebbe favorire quanto meno un ritracciamento.