Lo spartiacque della data del 9 maggio per Mosca, la parata militare e la svolta nella guerra in Ucraina 

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In principio si era detto che la data del 9 maggio fosse una giornata papabile per il cessate il fuoco e la fine della guerra. Gli ultimi accadimenti invece rendono conto di un’inversione di tendenza. Non si esclude l’inizio ufficiale della Terza guerra mondiale e nella “migliore” (?) delle ipotesi una guerra totale all’Ucraina. Un assalto generalizzato modello occupazione piena e totale. Per radere a tappeto il territorio.

Cosa accade a Mosca

Lo spartiacque della data del 9 maggio per Mosca è un data importantissima. Una giornata di festa in cui si celebra la fine del Terzo Reich avvenuta nel 1945. Da diversi anni tale data viene ricordata e festeggiata per rinvigorire lo spirito nazionalista. Su piazza Rossa è in programma un’imponete parata militare e quest’anno sfileranno armi, carri armati e armamenti pesanti. Pare siano impegnati nella manifestazione circa 11.000 militari.

Il volo «Fine del mondo»

È chiamato proprio così, «l’aereo fine del Mondo» e solcherà i cieli sovietici sempre nel fatidico 9 maggio. Si tratta di un aereo progettato e costruito ad hoc per il Presidente Vladimir Putin in caso di attacco nucleare. Infatti il mezzo servirà per mettere in salvo lo zar e altre cariche politiche di rilievo in caso di conflitto nucleare. Realizzato nel 1987, il nome originale è Ilyushin Il-80. Non ha finestre esterne (tranne quella nella cabina di pilotaggio) in modo da poter proteggere al meglio i passeggeri da un’eventuale esplosione nucleare. Inoltre c’è solo una scala-porta anziché tre.

Lo spartiacque della data del 9 maggio per Mosca, la parata militare e la svolta nella guerra in Ucraina

Ieri sera il Ministro degli esteri russo Sergej Lavrov alla trasmissione televisiva «Zona Bianca» in onda su Rete 4, tutto ha lasciato intendere tranne una fine del conflitto. Diversi i punti evidenziati dal Ministro: dalla particolare e agguerrita posizione dell’Italia che avrebbe sorpreso in «negativo» la Russia, alla volontà degli «Stati Uniti di non volere la Pace e di ostacolare i negoziati» per dichiarare guerra alla Russia.

Per non parlare poi, e Lavrov l’ha detto, dell’addestramento militare americano ai soldati ucraini. Insomma, in barba alla censura russa, le informazioni in entrata ci sono e vanno nel dettaglio. Nulla dell’intervista al capo del dicastero russo, ci fa lontanamente immaginare una fine per il prossimo lunedì. Troppi attori in campo al punto che l’Ucraina rischia di rimanere al margine di un conflitto tra USA e Russia e di riflesso, con molta probabilità, tra Nato e Russia. Quindi anche Cina e diversi Paesi in via di Sviluppo e del mondo arabo.

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