Abbiamo analizzato l’andamento dei titoli bancari negli ultimi cinque anni e scoperto qualcosa di molto interessante. Lo sapevate che BPER Banca e Intesa Sanpaolo sono tra le azioni che hanno fatto peggio negli ultimi cinque anni? Per capirci, solo Banca MPS ha fatto peggio. L’aspetto che incuriosisce è questo. Da un lato BPER Banca è stato, dopo Unicredit, il migliore titolo bancario italiano da inizio anno. Intesa Sanpaolo, invece, da sempre è il simbolo dei bancari solidi che distribuiscono dividendi dal rendimento molto interessante. Basti pensare che solo 2020 (esercizio 2019) non è stato distribuito il dividendo causa Covid e solo nel 2021 (esercizio 2020) è stato distribuito un dividendo dal rendimento inferiore al 2%. Nei restanti anni, dal 2016 in poi, il rendimento è stato di almeno circa il 7%.
BPER Banca, dopo Unicredit, è il migliore titolo bancario da inizio anno: un nuovo rialzo potrebbe essere alle porte
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Il titolo BPER Banca (MIL:BPE) ha chiuso la seduta del 9 giugno in area 2,449 €, in ribasso dell’1,96% rispetto alla seduta precedente.
Da qualche settimane le quotazioni sono bloccate dalla resistenza in area 2,578 € e sostenute dal supporto in area 2,444 €. A questo punto solo la rottura di uno di questi due livelli in chiusura di settimana potrebbe dare direzionalità alle quotazioni.
Al rialzo, la proiezione è indicata sul grafico dalla linea continua. Al ribasso, invece, lo scenario è rappresentato dalla linea tratteggiata.
Lo sapevate che BPER Banca e Intesa Sanpaolo, soprattutto per quest’ultimo, la prossima potrebbe essere quella decisiva per scattare al rialzo: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Intesa Sanpaolo (MIL:ISP) ha chiuso la seduta del 9 giugno a 2,3095 €, in ribasso dello 0,62% rispetto alla seduta precedente.
Le ultime due settimane sono state caratterizzate da chiusure al rialzo. Porterebbero, quindi, esserci buone probabilità che si possa assistere a una ripartenza al rialzo. Una conferma in tal senso potrebbe arrivare da una chiusura settimanale superiore a 2,32 €. In questo caso lo scenario rialzista potrebbe svilupparsi secondo i livelli indicati dalla linea continua. La proiezione ribassista, invece, è mostrata sul grafico dalla linea tratteggiata. Una conferma del ribasso potrebbe arrivare da una chiusura settimanale inferiore a 2,2025 €.
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