Lo dicevano le nonne che per conservare le cipolle senza farle germogliare basta questo semplice trucchetto

cipolla

Ingrediente fondamentale per soffritti, insalate, zuppe calde e tanto altro, la cipolla è un alimento che non deve mai mancare in cucina.
Questo perché, oltre ad essere molto versatile nelle ricette di ogni giorno, vanta anche diverse proprietà benefiche per la salute.
Infatti, come riporta l’Istituto Humanitas, questo bulbo è fonte di luteina, beta-carotene e di un’altra molecola molto importante: l’allicina. Quest’ultima sarebbe infatti in grado di abbassare la pressione e ridurre la produzione di colesterolo nel fegato.

Anche le cipolle, però, hanno dei difetti e tra quelli più difficili da gestire vi è sicuramente la conservazione.
Infatti, senza le giuste accortezze, esse cominciano a sviluppare muffe, marciume, oppure a germogliare divenendo immangiabili. In questa breve guida, vedremo come risolvere questo problema utilizzando un vecchio rimedio delle nonne.

Infatti, lo dicevano le nonne che per conservare le cipolle senza farle germogliare basta questo semplice trucchetto

Per conservare al meglio le cipolle ci sono diversi stratagemmi.
Quello più semplice consiste nel tenerle in un ambiente buio e umido ad una temperatura compresa tra 4 e 10 gradi. In questo modo riescono a resistere senza problemi anche per 3 mesi.
Un’altra modalità di conservazione consiste nel congelarle, dopo averle sbucciate e tagliate a fette o dadini. All’interno dei sacchetti da freezer, possono resistere anche dai 6 agli 8 mesi.

Un consiglio molto importante è quello di non conservarle all’interno del frigorifero. A queste temperature, infatti, le cipolle tendono a trasformarsi in poltiglia, andando a contaminare anche l’odore degli altri alimenti. Infine, è fondamentale non conservarle all’interno di buste di plastica o insieme alle patate.

Un vecchio rimedio efficace

Tuttavia, per aumentare i mesi di conservazione, possiamo fare a meno degli elettrodomestici e sfruttare, come già accennavamo, un vecchio stratagemma delle nonne.
Infatti, queste ultime, utilizzavano un elemento di scarto con cui riuscivano a sbrigare altre mille faccende.
Stiamo parlando della cenere, un ingrediente ricavato dalla combustione della legna e che non veniva utilizzato solo come concime naturale.
Essa veniva, infatti, impiegata anche per il lavaggio del bucato, per la pulizia quotidiana della casa e per la conservazione degli alimenti.

Su quest’ultimo punto, erano proprio le cipolle quelle che riuscivano a conservarsi meglio grazie a questo elemento di scarto. Infatti, lo dicevano le nonne che per conservare le cipolle senza farle germogliare basta questo semplice trucchetto.

Il procedimento era molto semplice. Innanzitutto, con l’aiuto di un setaccio, si creava un primo strato di cenere all’interno di una scatola o di una vaschetta. Dopo di che, sullo strato di cenere, si adagiavano le cipolle, ben distanziate tra di loro. Queste, a loro volta, venivano ricoperte da un altro strato di cenere, che riusciva a mantenerle al fresco per molto tempo.

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