Affrontare la vita con il sorriso è una delle cose più belle e, allo stesso tempo, più difficili. La quotidianità ci mette spesso davanti degli ostacoli, che mettono a dura prova il nostro umore. Per fortuna, oltre al pensiero positivo, abbiamo a disposizione anche alcuni alimenti che possono migliorare l’umore. Stiamo parlando dei cibi che contengono triptofano, l’aminoacido essenziale precursore della serotonina. Attenzione però. Lo chiamano la molecola del buon umore, ma dovremmo sempre assumerlo con cura. Infatti, potrebbe causare guai allo stomaco e altri sintomi da non sottovalutare. Proviamo a capirci di più e a riconoscere i segnali di un eccesso di triptofano, che dovremmo immediatamente comunicare al medico.
Cos’è il triptofano e in quali cibi possiamo trovarlo
Il triptofano è un aminoacido che contribuisce alla sintesi di alcune proteine ed è la base della serotonina, l’ormone responsabile dell’umore. Purtroppo il nostro corpo non può produrlo in autonomia e dobbiamo obbligatoriamente integrarlo tramite la dieta.
Sono moltissimi i cibi che lo contengono e che mangiamo quotidianamente. Possiamo trovare il triptofano in molti alimenti di origine animale come le uova, il pesce e i latticini. Oppure nei legumi, nei semi di sesamo e nelle arachidi. O ancora nel cioccolato fondente.
Esistono anche integratori a base di triptofano, che spesso vengono consigliati per combattere l’insonnia e alcuni stati depressivi. Ma, come stiamo per scoprire, non è tutto oro quel che luccica.
Lo chiamano la molecola del buon umore ma questo micronutriente presente in tantissimi cibi potrebbe causare problemi allo stomaco e molto altro
L’assunzione sbagliata di triptofano potrebbe causare notevoli problemi al nostro organismo. In primo luogo, questa molecola potrebbe interferire con alcuni farmaci anti-depressivi e con medicinali prescritti per i disturbi del sonno.
Esagerare con il triptofano non ha conseguenze dirette soltanto sui problemi legati all’umore. Potrebbe portare anche a problemi allo stomaco e all’intestino, mal di testa e debolezza muscolare.
Infine, i prodotti a base di triptofano sono particolarmente sconsigliati a chi soffre di patologie ai reni e al fegato.
Proprio per questo motivo, prima di iniziare ad assumerlo in autonomia, dovremmo sempre consultare il medico. Sarà lui a dirci se e come integrarlo nella dieta, per quanto tempo e in quali modalità. Mai come in questo caso il fai da te potrebbe portare problemi di salute anche molto gravi.
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