Lo chiamano il Tibet italiano questo luogo speciale e unico in cui natura e pace si fondono in una realtà senza tempo

Gran Sasso

Sembrano così lontani i tempi in cui portavamo a sviluppare il rullino fotografico e trepidavamo nell’attesa che arrivassero le foto delle vacanze. Adesso, con lo smartphone è più facile ricordarci di quei luoghi di cui ci innamoriamo. Li possiamo vedere immediatamente e avere sempre con noi. Basta con gli album fotografici, che sembrano dinosauri di un tempo così lontano e spazio alla memoria del nostro cellulare.

Proprio parlando di realtà meravigliose, l’Italia ne presenta davvero tante. Altrettanto bella e suggestiva la gita che proponiamo oggi in una delle regioni d’Italia in assoluto più eterogenee e varie. Una zona che si lega anche alla nostra storia e a quella che ci vide protagonisti nella Seconda Guerra Mondiale.

Un tuffo tra le montagne

Lo chiamano il Tibet italiano questo luogo speciale che vanta anche un osservatorio astronomico tra i più belli d’Europa. Gli esperti lo chiamano il Tibet d’Italia, o d’Abruzzo ed è geograficamente un altipiano dalla superficie molto generosa è tra i più grandi d’Italia. Ci troviamo all’interno del parco nazionale del Gran Sasso, in una zona ancora meravigliosamente immersa nella natura. Qualcuno definisce questa zona da ascoltare più che da vedere. Ma sicuramente oltre al silenzio incredibile che la pervade, sono indimenticabili le scene che potremmo fotografare e tenere nel cuore per sempre. Purtroppo, questa bellissima zona italiana di origine glaciale è stata impoverita nel corso dei secoli dal disboscamento. In molte zone è possibile vedere greggi e mandrie al pascolo. Incredibili alcuni laghetti che si presentano all’occhio del visitatore e soprattutto all’alba e al tramonto formano colori e riflessi davvero incredibili.

Lo chiamano il Tibet italiano questo luogo speciale e unico in cui natura e pace si fondono in una realtà senza tempo

Questo meraviglioso altopiano che ha attirato l’attenzione anche di molti registi e artisti internazionali ricorda agli italiani l’ultima prigionia di Benito Mussolini. Quando nel 1943 i tedeschi lo liberarono, per dare il via alla Repubblica Sociale Italiana. Proprio la camera dell’hotel in cui soggiornava, è visitabile come se fosse un museo con tutti i suoi arredi originali. Attenzione che in zona si danno appuntamento gli amanti della moto, per delle escursioni davvero uniche.

Lettura consigliata

Racchiuso tra le sue mura secolari questo strepitoso borgo a 2 passi dal mare che vanta un record unico al Mondo

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