Grande soddisfazione per il mondo scientifico italiano. Il Premio Nobel per la Fisica è stato assegnato al professor Giorgio Parisi dell’Università La Sapienza di Roma. Accanto a lui due grandi nomi internazionali come Syukuro Manabe e a Klaus Hasselmann. Motivazione del premio: “I contributi innovativi alla nostra comprensione dei sistemi fisici complessi”. I tre vincitori del Nobel per la Fisica sono famosi in tutto il Mondo da trent’anni per i loro studi su fenomeni caotici e apparentemente casuali. Attualmente sono alla base degli studi sul clima e i problemi di riscaldamento terrestre che preoccupano i capi di governo. “Sono felice del Premio, non me lo aspettavo” ha detto Parisi in collegamento con l’Accademia delle Scienze di Stoccolma. Ecco un profilo dei vincitori elaborato dalla Redazione Attualità di ProiezionidiBorsa.
La gioia di Mattarella, la gioia di Draghi. Messa: “Una giornata storica per l’Italia”
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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso grande soddisfazione per il conferimento del Premio Nobel per la fisica al professor Giorgio Parisi. “È un altissimo riconoscimento che rende onore all’Italia e alla sua comunità scientifica.” Congratulazioni anche dal premier Mario Draghi: “Il Professor Parisi è un riferimento intellettuale per generazioni di studenti e ricercatori e per tutto il Paese”. Una giornata storica per l’Italia celebrata anche dal Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa e dal CNR.
L’italiano Giorgio Parisi vince il Nobel per la Fisica con Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann
Giorgio Parisi, 73 anni, è nato a Roma. Si è laureato in Fisica alla Sapienza nel 1970, con Nicola Cabibbo. Ha iniziato la sua carriera scientifica nei Laboratori Nazionali di Frascati. Divenuto membro, dal 1971 al 1973, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e poi ricercatore dell’INFN (1973-1981), è stato anche Presidente dell’Accademia dei Lincei dal 2018 al 2021. Intorno al 1980 ha studiato i sistemi complessi, casuali e caotici, scoprendo che in realtà sono governati da regole. La creazione di modelli che applicano tali regole hanno permesso enormi progressi nello studio di materiali come il vetro, organi come il cervello e fenomeni come il clima.
Un pioniere per la matematica, la medicina e le neuroscienze
Gli studi di Parisi negli ultimi 40 anni hanno dato la spinta per l’innovazione in settori come la matematica, la biologia, le neuroscienze. Sono determinanti per lo studio delle particelle elementari, la meccanica statistica, la fluidodinamica, la materia condensata e i super computer. Ha scritto oltre 600 articoli dedicati anche alle reti neurali, al sistema immunitario e al movimento di gruppi di animali. Nella sua carriera ha vinto due finanziamenti del Consiglio Europeo delle Ricerche (ERC) e premi prestigiosi, come la Medaglia Boltzmann (1992), la Medaglia Dirac per la fisica teorica (1999, la Medaglia Max Planck (2011), il premio Wolf (2021).
In vetta alla Clarivate Citation Laureates
L’italiano Giorgio Parisi vince il Nobel per la Fisica con Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann. Conosciamoli meglio. Giorgio Parisi, fisico e teorico dell’Università Sapienza di Roma e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), è oggi vicepresidente dell’Accademia dei Lincei. Lo troviamo in vetta alla Clarivate Citation Laureates, una classifica che comprende i ricercatori le cui pubblicazioni scientifiche sono fra le più citate al Mondo. Oggi tutti i fisici conoscono i suoi studi dei sistemi vetrosi, dei sistemi di lasing, la trasmissione della luce. La presenza in questa lista è considerata una sorta di anticamera del Premio Nobel.
Manakabe sa prevedere il riscaldamento globale
Syukuro Manabe, 90 anni e l’oceanografo climatico tedesco, Klaus Hasselmann, 89 anni, hanno invece ricevuto il Nobel “per la modellazione fisica del clima terrestre, la quantificazione della variabilità e la previsione affidabile del riscaldamento globale”. In particolare, Syukuro Manabe ha dimostrato che all’aumentare dell’anidride carbonica nell’atmosfera, aumenta la temperatura della crosta terrestre. Negli anni ’60 è stato il primo a studiare l’interazione tra radiazioni e delle masse d’aria. Il suo lavoro ha posto le basi per lo sviluppo degli attuali modelli climatici.
Klaus Hasselmann il genio che ha collegato tempo e clima
Klaus Hasselmann ha creato modelli innovativi e molto affidabili sul clima. Ha anche sviluppato metodi per identificare delle ‘impronte’ che i fenomeni naturali e le attività umane imprimono nel clima. I suoi metodi sono stati usati per dimostrare che l’aumento della temperatura nell’atmosfera è dovuto alle emissioni umane di anidride carbonica. “Le scoperte riconosciute quest’anno dimostrano che le nostre conoscenze sul clima poggiano su solide basi scientifiche”, ha affermato Thors Hans Hansson, presidente del Comitato Nobel per la Fisica.