La genovese Maria Elena Bottazzi porta il tricolore in giro per il Mondo. Ha ricevuto la candidatura per il premio Nobel per la Pace insieme a Peter Hotez, scienziato statunitense. Un orgoglio per l’Italia, la candidatura è stata avanzata al comitato di Oslo da una deputata americana dell’area di Houston. La motivazione, da quanto si apprende da una nota agenzia di stampa, è la seguente: «Da anni lavorano per la fraternità tra nazioni e sono persone che il Premio Nobel per la Pace incarna e celebra». Il riferimento è ad entrambi i prescelti.
Cosa ha fatto la Bottazzi
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La scienziata è cresciuta in Honduras ed è docente al Baylor College of Medicine di Houston. La tenacia tutta italiana e le sue altissime competenze l’hanno portata alla realizzazione di un vaccino contro il Covid denominato Corbevax che garantirebbe una copertura contro il virus stimata intorno all’80%. La pertinenza ulteriore è che non è coperto da brevetto quindi si apre ad una larghissima diffusione e l’India ha fine anno (2021) ha già approvato Corbevax.
La reazione
Appena giunta la notizia, Maria Elena Bottazzi sulle sue pagine social si è detta emozionatissima ed entusiasta. Ha ringraziato inoltre tutti gli italiani che hanno commentato la buona notizia e tifano per lei.
L’italiana Bottazzi candidata al Nobel per la Pace, ha realizzato un vaccino per i Paesi poveri contro il Covid
Il tipo di vaccino si baserebbe su una metodologia convenzionale e sarebbe a base di proteine prodotte in laboratorio. La Bottazzi in un’intervista ha dichiarato di lavorare già da 10 anni ai coronavirus. Da qui la consapevolezza di un siero efficace e sicuro. Soprattutto a basso costo che per la mancanza di brevetto potrebbe essere adottato subito da tutti i Paesi poveri ancora indietro con la campagna vaccinale. Infatti, guardano con interesse al Corbevax anche l’Indonesia, il Bangladesh e Botswana (Africa meridionale). Tanti buoni motivi per sostenere l’italiana Bottazzi candidata al Nobel per la Pace.