L’Italia oggi è davvero a un passo dalla recessione? Cosa potrebbe significare per investitori e risparmiatori e come tutelarsi

La Premier Giorgia Meloni-Foto da imagoeconomica

Le infauste profezie di Warren Buffet, lo spread, la ripresa economica stentata: la parola crisi fa paura e la tensione addensa l’aria. Si stenta a raggiungere l’1% del PIL come obbiettivo di crescita fissato dal Governo Meloni nel documento di Economia e Finanza.

Nonostante una lieve ma costante ripresa della zona Euro e una nuova trance di denaro proveniente dal Recovery Fund giunto a settembre, c’è chi parla di pre recessione nel nostro Paese. Eppure, solo pochi mesi fa, il mercato azionario italiano aveva toccato nuovi massimi. Da dove nascono i problemi che rischiano di inginocchiare definitivamente l’equilibrio finanziario Italiano? L’Italia oggi è davvero a un passo dalla recessione? E se fosse, cosa rischierebbero lavoratori e risparmiatori e cosa si può fare per correre ai ripari? La questione è complessa. Senza addentrarsi nei temi della geopolitica e della macroeconomia, che giocoforza determinano anche il destino economico del Belpaese, vediamo un attimo le nostre dinamiche interne. E come far fronte alla crisi. Le ultime stime riferite al PIL italiano non sono molto incoraggianti. Nel secondo trimestre, c’è stato un rallentamento significativo. Il Prodotto Interno Lordo è infatti diminuito dello 0,4% rispetto al periodo precedente.

L’Italia oggi è davvero a un passo dalla recessione?

Mentre il nostro PIL diminuisce, quello degli altri Paesi dell’area Euro è in tendenziale crescita. Secondo l’ISTAT, i risultati di tutte le statistiche stilate sono riconducibili alla domanda interna. Insieme ad essa, sono diminuiti anche gli investimenti e le spese relative alla Pubblica Amministrazione. La recessione manifatturiera del Paese, secondo i dati, non è un fenomeno recente, ma qualcosa che ormai si trascina da lungo tempo. Questo provoca tagli al personale e agli acquisti di beni e servizi. Nonostante una stagione turistica esplosiva nel nostro Paese, le cose non sembrano migliorare. Bloomberg riporta alcune voci di corridoio secondo cui il Governo Meloni stia valutando la cessione di quote di minoranza in società statali, tra cui Ferrovie dello Stato e Banca Monte Paschi di Siena. Questo, per sostenere iniziative che non sarebbero economicamente gestibili.

Come possono gli investitori tutelarsi?

Come privati cittadini, lavoratori, risparmiatori e investitori, per tutelarci dalla crisi, dobbiamo ragionare su 2 livelli distinti. Anzitutto, sappiamo che la recessione non coglierebbe di sorpresa i mercati e non bisogna farsi suggestionare da un eccesso di catastrofismo. Infatti, la diminuzione del valore degli investimenti (se si verificasse!) potrebbe essere un fenomeno temporaneo. Inoltre, bisogna considerare che un mercato negativo potrebbe produrre delle valutazioni a sconto per le aziende. Un mercato che si deprime, infatti, potrebbe svalutare delle realtà che hanno tutti i requisiti per restare in piedi. L’investitore più accorto, saprà individuarle e puntare esattamente su quelle. Negli ultimi 2/3 mesi, il recente ribasso ha portato a dei livelli attraenti di alcune azioni quotate a Piazza Affari.

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