Non è da escludere che per le Concessioni si rischi di inceppare tutto il meccanismo legato al PNRR. Fino all’ultimo, la faccenda tiene il Premier Mario Draghi col fiato sospeso. L’ok dovrebbe arrivare lunedì 30 maggio, quando si poteva pure chiudere prima, visti i tempi stretti dell’agenda europea che potrebbero farci perdere il treno dei desideri del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
L’intesa
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Alla fine, l’accordo pare ci sia nonostante l’Italia chiacchiera sotto l’ombrellone dilungandosi troppo sui dettagli. Come spesso capita in seno alle decisioni governative si trova la sintesi, solo che per arrivarci occorre sempre un po’ di bagarre. Come da recente tradizione inaugurata con la tormentata battaglia quirinalizia di inizio anno. La proposta del Governo è iniziare le gare nel 2023 e in caso di contenziosi prolungare la concessione a tutto il 2024. Ci sarebbe l’intesa tra Governo e maggioranza. E l’annosa questione degli indennizzi verrà regolata nei decreti delegati. Così il Disegno di Legge Concorrenza verrà approvato in Commissione Industria al Senato e lunedì in Aula.
Cosa prevede
Così l’Italia chiacchiera sotto l’ombrellone e il riferimento è alla classe politica e alle lungaggini rispetto al cronoprogramma europeo. Intanto cerchiamo di capire i contenuti. Il Disegno di Legge per il Mercato e la Concorrenza contiene diversi punti. Ha la finalità «di promuovere lo sviluppo della concorrenza tenendo in adeguata considerazione gli obiettivi di politica sociale connessi alla tutela dell’occupazione, nel quadro dei principi dell’Unione europea.
Ancora di contribuire al rafforzamento della giustizia sociale, di migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi pubblici e di potenziare la tutela dell’ambiente e il diritto alla salute dei cittadini». Da qui la delega al Governo ad adottare un decreto legislativo per costituire un sistema di rilevazione delle concessioni di beni pubblici.
L’Italia chiacchiera sotto l’ombrellone, lunedì il tema delle Concessioni balneari approda in Aula
Le gare saranno aperte a tutti, incluse piccole imprese ed enti del Terzo Settore. Per le spiagge, in caso di contenziosi, le concessioni sono prorogate fino al 2024. Chi subentra alle attuali concessioni dovrà corrispondere un indennizzo secondo «criteri uniformi» che il subentrante pagherà al concessionario uscente.
L’importo sarà grosso modo commisurato alla perdita che ne deriva. Su tutto questo la tempistica è importante perché il Disegno di Legge (che riguarda anche le concessioni balneari), contiene altri punti importanti. Tra gli altri, concorrenza in: materia di trasporto pubblico e locale, energia, tutela della salute. Ancora concorrenza nello sviluppo di infrastrutture digitali. L’appuntamento per la decisione finale sulle balneari è per lunedì 30 maggio mentre tutto ciò che può essere contenuto nei decreti delegati, verrà fatto.
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