Anche se le festività pasquali sono finite, e con loro buona parte delle grandi abbuffate, non c’è motivo di rinunciare a qualche golosità. Perché allora non curiosare in uno dei prodotti tipici della cultura e della tradizione sarda? Oggi presentiamo ai nostri Lettori l’irresistibile dolce sardo di cui non potremo più fare a meno.
La storia del savoiardo sardo
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Non è una novità che la Sardegna abbia davvero molto da offrire quando si parla di dolci. Dal nord al sud dell’isola sono davvero tante le ricette che caratterizzano questo o quel territorio. Non poteva succedere diversamente per il savoiardo. Il gustosissimo biscotto che tutti conosciamo infatti, una volta portato in Sardegna dalla Casa Savoia, fu assimilato immediatamente dalla cultura culinaria del posto.
Ed ecco che ogni angolo dell’isola declinò a suo modo questa squisitezza, dandogli il nome di pistoccu o pistoccheddu. Leggermente più grosso e irregolare del savoiardo classico, viene spessissimo mangiato insieme al caffè (per questo c’è chi lo chiama pistoccu de caffei).
L’irresistibile dolce sardo di cui non potremo più fare a meno
I pistoccus sono più morbidi e friabili dei savoiardi che conosciamo, e per questo si prestano a moltissime ricette. In rete se ne trovano davvero di ogni genere, incluso un classico come il tiramisù: ma ci sono anche ricette regionali tipiche che richiedono esplicitamente questa varietà di biscotto.
Possiamo preparare il pistoccu nella sua variante più tradizionale in modo molto semplice. Gli ingredienti sono uova, zucchero a velo e semolato, vanillina, farina 00.
Quanto alla preparazione, dopo aver separato albumi e tuorli, dobbiamo aggiungere lo zucchero a velo agli albumi: lavoreremo da parte i tuorli con quello semolato. A questo punto amalgamiamo i due preparati evitando di smontarli, e aggiungiamo vanillina e farina continuando a mescolare lentamente.
Infine potremo stendere il nostro impasto secondo la forma e la lunghezza desiderata su una teglia foderata con carta da forno. Se vogliamo possiamo aggiungere altro zucchero a piacere, e cuocere a 180°, e il gioco è fatto.
Non resta che goderseli con un buon caffè!