Le quotazioni dell’oro nero toccano il massimo dal novembre 2022. Tuttavia, l’ipercomprato sul petrolio inizia a farsi sentire. Il rialzo, infatti, è stato meno importante rispetto alle settimane precedenti. Come spiegare questa indecisione nell’andamento delle quotazioni?
È cosa nota che il recente rialzo del petrolio è legato alla decisione dell’OPEC+ di tagliare la produzione. Ad esempio, questa settimana, l’Arabia Saudita e la Russia, membri dell’OPEC, hanno esteso fino alla fine dell’anno i loro tagli volontari all’offerta di 1,3 milioni di barili al giorno. D’altra parte non è detto che con la fine dell’anno termineranno anche i tagli. Per l’Arabia Saudita sarà probabilmente difficile terminare i tagli alla fine dell’anno senza innescare una caduta dei prezzi. Questa preoccupazione frena i produttori nell’allentare i tagli alla produzione.
D’altra parte il mercato petrolifero è ancora preoccupato per le prospettive della domanda in Cina, che ha avuto una ripresa lenta dopo la pandemia e le promesse di stimolo sono state inferiori alle aspettative.
Il futuro del petrolio, quindi, potrebbe dipendere da come queste due tendenze contrapposte si bilanceranno.
L’ipercomprato sul petrolio inizia a farsi sentire, pausa del rialzo in arrivo? Le indicazioni dell’analisi grafica
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Il petrolio ha chiuso la seduta del 8 settembre a quota 87,51 $, in rialzo dello 0,74% rispetto alla seduta precedente. La settimana si è chiusa con un rialzo del 2,29% rispetto alla chiusura settimanale precedente.
Time frame giornaliero
Dopo l’accelerazione al rialzo che ha portato alla rottura della forte area di resistenza a 82,81 $ che già in passato più volte aveva frenato l’ascesa dei prezzi, abbiamo assistito a un rallentamento probabilmente causato dalla situazione di ipercomprato. Come si vede dal grafico, infatti, le ultime tre chiusure sono state tutti sugli stessi livelli.
Tuttavia, rimane ancora valido lo scenario che vede il prezzo del petrolio diretto verso area 100 $. Tuttavia, i ribassisti potrebbero riprendere il sopravvento nel caso di una chiusura giornaliera inferiore a 82,81 $. In questo caso potrebbe essere molto probabile un ritorno in area 70 $.
Time frame settimanale
Anche su questo time frame, quindi, si conferma lo scenario che vede le quotazioni dirette verso area 100 $. Solo una chiusura settimanale inferiore a 83,29 $ potrebbe mettere in discussione lo scenario rialzista e fare invertire la tendenza al ribasso.
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