Le arti giapponesi si distinguono spesso per creatività e sensibilità verso la natura. Tra queste, una si è rivelata particolarmente amata dall’occidente fino a diventare di moda: l’arte delle piante senza vaso o kokedama. Il kokedama consiste nel crescere particolari specie di piante prive del supporto del vaso. Ciò è possibile grazie a una palla di terriccio misto ricoperto da muschio creata secondo una tecnica specifica.
Questa tecnica assolutamente nuova permette di avere in casa delle piante sospese, per le quali il vaso non è più necessario. In questo modo non si necessita più di spazi ampi per aver il proprio piccolo giardino casalingo. Inoltre, le piante sospese creano angoli magici e di grande impatto.
Così l’invenzione del kokedama per le piante ornamentali che non hanno più bisogno del vaso è diventata la moda del momento. Ecco come creare un kokedama autoprodotto.
Un terriccio speciale
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Per far sì che il kokedama possa crescere, l’elemento importante è la terra. Le piante adatte a questa tecnica devono avere radici lunghe. Queste poi andranno racchiuse in un involucro di terra, argilla e in fine muschio.
In Giappone viene utilizzato un fango di palude unito all’argilla espansa e alla torba (ketotsuchi, usata anche per i bonsai). Quest’ultima è molto ricca di sostante nutrienti ma è capace anche di trattenere l’acqua.
Tra le piante adatte al kokedama ci sono il mandarino cinese, il chinotto, la primula, i gerani, ma anche orchidee, la pellaea, dracaena e alcune piante aromatiche. Dopo aver scelto quella che si preferisce, questo è il procedimento per ottenere un kokedama fai-da-te.
L’invenzione del kokedama per le piante ornamentali che non hanno più bisogno del vaso
L’occorrente per il kokedama consta di:
- una pianta giovane e forte;
- una bacinella con acqua fredda;
- un nebulizzatore o flacone spray;
- un foglio di plastica;
- filo di nylon e spago;
- reticella di plastica come quella contenente la frutta;
- muschio fresco;
- terriccio acido misto con argilla, torba.
Iniziare mescolando 5 parti di torba con una di argilla espansa. I due ingredienti vanno impastati con l’acqua poco alla volta. Si otterrà una pasta omogenea da plasmare a forma di sfera.
Successivamente, le radici della pianta andranno ripulite dal terreno che le conteneva, per poi inglobarle completamente nella palla di terriccio. Quando questo lavoro sarà completato, allora la palla può essere ricoperta di muschio aiutandosi facendo pressione con le mani. Poi, prendere lo spago per avvolgere la sfera, oppure avvolgerla nella reticella per la frutta. Il kokedama adesso deve essere immerso in acqua per due ore e poi messo a gocciolare e in fine appeso con del filo di nylon.