L’INPS verserà quasi 50.000 euro a chi assiste il familiare con la Legge 104 e fa questa domanda

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La vita di chi assiste un familiare disabile non è semplice nonostante l’amore che si nutre per la persona cara. Si diventa infatti dei supporter indispensabili per la persona disabile, il punto di riferimento per soddisfare i bisogni quotidiani. Assistere un familiare malato comporta grandi ripercussioni nella vita di un caregiver, in quanto si richiede un grosso dispendio di energie sia fisiche che psicologiche. Oltre alle preoccupazioni per la salute del familiare e alla sofferenza che si prova nel vedere la persona cara stare male, le responsabilità sono tante.

Se a ciò si aggiunge anche la vita personale e lavorativa, diventa davvero pesante e complicato. Per questo il nostro legislatore ha previsto diverse forme di agevolazioni oltre per chi è invalido anche per i familiari che assistono. Si pensi ad esempio ai giorni di permesso dal lavoro retribuiti per prestare cura e assistenza. Nonché alla detrazione delle spese che si sostengono per una eventuale badante o assistente domiciliare. O ancora alla possibilità di avere 1.380 euro al mese per 3 anni per garantire la cura a domicilio delle persone non autosufficienti.

L’INPS verserà quasi 50.000 euro a chi assiste il familiare con la Legge 104 e fa questa domanda

Ma oltre a queste agevolazioni l’INPS consente a chi assiste un familiare con disabilità grave di beneficiare di un congedo retribuito per ben 2 anni. Si tratta del congedo straordinario, ovvero un periodo di assenza dal lavoro retribuito concesso ai lavoratori dipendenti. Non possono chiederlo però i lavoratori con contratto part-time, durante le pause di sospensione contrattuale, i lavoratori a domicilio, agricoli giornalieri, autonomi e parasubordinati. Si può chiedere un congedo fino ad un massimo di 2 anni nell’arco della vita lavorativa. Il congedo consente al lavoratore di ricevere per tutta la durata dell’aspettativa un’indennità calcolata sulla base dell’ultima paga ricevuta.

Infatti per calcolarlo è necessario prendere come riferimento l’ultima retribuzione base, ovvero al netto di tutti gli emolumenti variabili presenti nell’ultima busta paga. Pertanto dovranno escludersi straordinari, premi produzione, ferie, tredicesima e quattordicesima se previste, indennità per malattia, per lavoro notturno e altri eventuali emolumenti e maggiorazioni. Ad ogni modo è previsto un limite massimo di reddito che si rivaluta annualmente. Il periodo di fruizione del congedo è coperto da contribuzione figurativa valida per il diritto e la misura della pensione. L’importo massimo giornaliero dell’indennità nel 2022 è pari ad euro 102,30. Pertanto l’INPS verserà quasi 50.000 euro a chi assiste il familiare con disabilità grave ai sensi dell’art.3 co.3 della Legge 104/92.

Approfondimento

Con la Legge 104 oltre a 1.380 euro al mese per tre anni si potranno ottenere gratuitamente anche queste importanti prestazioni

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