Ogni anno sono numerose le richieste che l’Istituto di Previdenza Sociale riceve per il riconoscimento di alcuni stati invalidanti che colpiscono in differente misura. I cittadini che presentano delle difficoltà marcate che compromettono la vita lavorativa, sociale o personale possono talvolta ricevere determinati sussidi presentando opportuna istanza. Nel caso in cui la menomazione colpisca gli organi coinvolti nell’operazione sensoriale visiva, è possibile richiedere diverse tutele. L’INPS verserà quasi 1.000 euro di assegni mensili a chi soffre di queste disfunzioni e presenta subito la domanda.
I sussidi assistenziali e le agevolazioni fiscali che si possono ricevere con difetti visivi
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Sono moltissime le persone che soffrono di problematiche legate alla vista più o meno gravi. In qualunque caso, è possibile che questi soggetti ricevano differenti agevolazioni sia sul piano economico che su quello fiscale. Nel primo caso, quando la disfunzione causa una marcata ipovisione, è possibile ricevere l’indennità per ventesimisti ogni mese dall’INPS. Si tratta di un assegno mensile dell’importo pari a 215,35 euro mensili. Lo possono ricevere i cosiddetti ciechi parziali, ossia coloro che hanno residuo visivo inferiore a un decimo. Tale indennità ha il vantaggio di essere erogata a solo titolo della menomazione, che significa che non prevede limiti di reddito o di età.
Un’ulteriore agevolazione, questa volta di natura fiscale, riguarda invece una platea più ampia di beneficiari. Si tratta del Bonus fiscale IRPEF nel modello 730/2022 per chi acquista occhiali da vista o lenti a contatto. Coloro che nel 2021 hanno sostenuto spese del genere, possono inserirle nell’elenco delle detrazioni per spese mediche. In tema di sussidi, questa volta di natura assistenziale, è possibile richiederne uno che interessa chi invece soffre di cecità assoluta.
L’INPS verserà quasi 1.000 euro di assegni mensili a chi soffre di queste disfunzioni e presenta subito la domanda
Nel 2022 chi è affetto da cecità assoluta può richiedere l’indennità di accompagnamento INPS per ciechi civili assoluti senza limiti di età o reddito. Tale sussidio spetta per un numero massimo di 12 mensilità annue e quest’anno ha un importo pari a 946,80 euro al mese.
Possono presentare domanda i soggetti affetti da cecità assoluta che risultano impossibilitati a deambulare o incapaci di compiere gli atti di vita quotidiana senza accompagnatore. Tale indennità, come spiega l’INPS, è cumulabile con la pensione riservata ai ciechi totali. Inoltre, non subisce decurtazioni in caso di ricovero presso un istituto pubblico.
Essa può essere compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa ed è inoltre cumulabile con l’indennità di comunicazione in taluni casi. Non vi è invece compatibilità con le prestazioni connesse a causa di guerra, lavoro o servizio e la decorrenza solitamente scatta successivamente all’accertamento sanitario dei requisiti. Per presentare domanda è possibile avvalersi del portale INPS nella sezione dedicata, oppure rivolgersi a CAF, patronato o altro professionista.
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