L’INPS verserà a queste vedove oltre 600 euro in più sulla pensione di reversibilità e non serve la domanda 

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Quando si rimane all’improvviso da soli senza il compagno o compagna di una vita ricominciare tutto è davvero difficile e doloroso. Se si aggiungono le difficoltà economiche per portare avanti la famiglia, soprattutto se questi era l’unica fonte di reddito, tutto diventa ancora più pesante. Per questo il nostro sistema previdenziale riconosce un trattamento pensionistico in caso di decesso del pensionato o dell’assicurato ai familiari superstiti. Ovvero la pensione di reversibilità e la pensione indiretta. Per superstiti si intendono i familiari a carico quando era vivo il pensionato o l’assicurato deceduto. Ovviamente qualora sussistano i requisiti di non autosufficienza e di mantenimento abituale e in virtù di tali principi spetta anche al figlio maggiorenne e disoccupato.

La pensione di reversibilità è pari ad una quota della pensione già liquidata o che sarebbe spettata all’assicurato deceduto. Pertanto, nel caso di coniuge solo l’aliquota sarà del 60%, coniuge e un figlio pari all’80%, coniuge e due o più figli corrisponderà al 100%. Gli importi dei trattamenti pensionistici ai superstiti sono cumulabili con i redditi del beneficiario, ma possono subire dei tagli se il superstite lavora. Ma alle vedove che pur lavorando non superano la soglia di euro 20.489,82, l’INPS non effettuerà alcun taglio.

L’INPS verserà a queste vedove oltre 600 euro in più sulla pensione di reversibilità e non serve la domanda

Tuttavia talvolta, nonostante gli aiuti che possono arrivare dal governo, in determinati casi, aumentare il rateo mensile di pensione può fare davvero comodo. Soprattutto alla luce dei sempre più numerosi aumenti dei prezzi e del costo della vita. Ma l’INPS verserà a queste vedove oltre 600 euro sul rateo del mese di luglio. Si tratta della quattordicesima, ovvero una somma aggiuntiva sulla pensione che va da 366 euro a 655 euro.

Questa però non spetterà a tutte le vedove titolari di pensione di reversibilità. Ma soltanto a coloro che avranno compiuto entro il 31 luglio 64 anni d’età e con determinati requisiti reddituali. Ovvero i redditi posseduti non devono essere superiori a 2 volte il trattamento minimo INPS. Ma attenzione perché solo chi soddisfa questi requisiti ed è titolare della sola pensione di reversibilità o indiretta potrà ottenere la somma aggiuntiva. Pertanto qualora il coniuge superstite sia titolare di una pensione diretta, non avrà diritto alla quattordicesima sulla reversibilità. Inoltre per il calcolo del suo ammontare dovrà farsi riferimento ai contributi del dante causa ma ridotti in proporzione dell’aliquota di reversibilità riconosciuta. Prendiamo il caso in cui il dante causa aveva 30 anni di contributi e il coniuge solo percepisce una quota pari al 60%. In tale ipotesi per il calcolo della quattordicesima dovranno considerarsi soltanto 18 anni di contributi, ovvero il 60% di 30.

Approfondimento

Terremoto dall’INPS che pagherà la pensione di reversibilità anche a questo nuovo avente diritto a fronte di una semplice domanda 

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