L’INPS versa 96 settimane di contributi gratis a lavoratori e disoccupati che inviano questa domanda

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Per poter accedere alla pensione bisogna possedere alcuni particolari requisiti anagrafici e contributivi. Quindi è necessario raggiungere l’età pensionabile e soprattutto accumulare anni di contribuzione. I dipendenti pubblici e privati, come anche i liberi professionisti, ricevono infatti assegni pensionistici più alti in base all’anzianità contributiva. Di qui l’importanza di avere quanto più anni possibile di copertura assicurativa in modo da incrementare gli importi previdenziali. Perciò ricordiamo ai Lettori come recuperare fino a 5 anni di buchi contributivi per ottenere subito pensione e assegni più alti. Durante la carriera lavorativa potrebbe infatti esserci dei periodi privi di contribuzione. Ciò a causa di sospensioni dovute a disoccupazione e al precariato o perché si è entrati tardi nel mondo lavorativo.

Quando si effettua il calcolo dei contributi per inoltrare richiesta di pensionamento potrebbero quindi mancare dei periodi di copertura. E tale circostanza gioca a sfavore perché implica la necessità di continuare a lavorare per qualche anno. Ciò nonostante vi sono circostanze che danno diritto ad ottenere 5 mesi di contributi gratis ai fini della pensione. Allo stesso modo l’INPS versa 96 settimane di contributi gratis a lavoratori e disoccupati che inviano questa domanda. Ma non vi sono termini di prescrizione o di decadenza per cui è possibile presentare richiesta quando se ne ha bisogno. In tal modo si ottiene dall’Ente previdenziale l’accredito di ben 22 mesi di contributi figurativi. E tale agevolazione assicurativa non riguarda unicamente i periodi di allattamento e di congedo parentale o i permessi Legge 104. Così come è possibile ottenere 2 mesi di contributi gratis all’anno e pensione in anticipo anche con questa malattia comune.

L’INPS versa 96 settimane di contributi gratis a lavoratori e disoccupati che inviano questa domanda

I contributi figurativi spettano anche a lavoratori, operai, disoccupati e apprendisti che inviano per via telematica uno specifico certificato medico. A queste categorie di contribuenti l’INPS infatti riconosce l’indennità di malattia secondo le disposizioni della Legge 128/2019. Parallelamente l’Ente previdenziale assicura la copertura assicurativa per malattia a questi soggetti cui paga l’indennità. Ma per l’accredito dei contributi figurativi è necessario che le assenze per malattia siano pari ad almeno 7 giorni. Nell’arco dell’intera carriera lavorativa il soggetto può infine ricevere non oltre 22 mesi, ossia 96 settimane di contributi per malattia.

Inoltre il riconoscimento della contribuzione figurativa avviene nella maggior dei casi in maniera automatica. Ma vi sono casi in cui dovrà essere cura del lavoratore presentare una specifica istanza all’Ente. Ciò accade quando l’Istituto di previdenza non possiede tutta la documentazione relativa alla richiesta di malattia o infortunio. In tal caso conviene al lavoratore inviare certificazione medica e cartelle cliniche per farsi accreditare la copertura figurativa.

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