Soprattutto chi percepisce una pensione modesta potrebbe analizzare le 7 strategie che l’Inps suggerisce per aumentare l’importo dell’assegno mensile. Si tratta di una vera e propria guida che l’Ente previdenziale mette a disposizione dei contribuenti per verificare la possibilità di incrementare il rateo mensile. Sul sito ufficiale dell’Inps figura difatti la “Guida in 7 passi per pensionati titolari di trattamenti previdenziali o assistenziali di importo basso”.
Al contribuente che non vuole l’incomodo di leggere tutte le pagine del documento forniamo una sintesi completa della guida. Così in pochi minuti valuteremo in quale modo l’Inps suggerisce 7 strategie per aumentare la pensione di chi percepisce importi modesti. La prima raccomandazione consiglia di rifornirsi delle credenziali di accesso al portale, quindi pin Inps o SPID.perché serviranno per fruire dei servizi online.
La prima strategia cui il titolare di pensione deve adottare prevede la verifica dell’ammontare lordo dell’assegno mensile. Consultando i cedolini il contribuente ha modo di conoscere le diverse voci che compongono il rateo mensile. La conoscenza dettagliata del cedolino apre la via alla seconda strategia che suggerisce di controllare l’eventuale diritto ad un’integrazione dell’importo spettante.
Ciò perché l’Inps eroga prestazioni previdenziali integrativi di cui pochi sono a conoscenza perché il riconoscimento delle stesse non avviene in automatico. Occorre quindi che il percettore di pensione formuli una specifica richiesta per ottenere ad esempio maggiorazioni sociali o integrazioni all’assegno minimo.
L’Inps suggerisce 7 strategie per aumentare la pensione
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La terza strategia raccomanda ai percettori di trattamenti legati al reddito di aggiornare con cadenza annuale la dichiarazione reddituale. Ciò perché eventuali mutamenti nella condizione reddituale potrebbero determinare il ricalcolo del rateo. Il che equivale a dire che si potrebbe aver diritto ad un incremento o decremento dell’assegno pensionistico.
La quarta strategia consiste nel verificare l’effettivo godimento delle detrazioni fiscali e degli assegni familiari cui si ha diritto in presenza di specifiche condizioni. La strategia successiva invita il pensionato a controllare l’eventuale possesso dei requisiti di accesso al beneficio della Pensione di cittadinanza. Può formulare richiesta del beneficio della Pensione di cittadinanza il contribuente di 67 anni che appartiene a fasce reddituali e patrimoniali assai modeste.
Alla sesta strategia potrebbero ricorrere i lavoratori che hanno versato contributi nella Gestione Separata o nell’AGO. Ciò perché costoro potrebbero aver maturato il diritto ad una pensione supplementare o al supplemento di pensione per chi ancora continua a versare contributi. Infine l’ultima strategia riguarda i percettori di pensione che risiedono all’estero e che potrebbero ottenere agevolazioni fiscali. In altri termini, è possibile richiedere che non venga applicata la doppia imposizione fiscale inoltrando il Modulo CI531-EP-I/1ingl.